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Un convegno Ifra
(novembre 2002)

Il problema della free press fu affrontato in maniera approfondita nel novembre 2002 anche in un convegno internazionale a Roma dell’ Ifra (http://www.ifra.com/) – la più importante organizzazione mondiale di ricerca e consulenza sull’ industria editoriale e dei quotidiani – dal titolo “Quotidiani gratuiti:stimolano o strangolano?” (http://www.ediland.it/tm035/tm035007.pdf ).

Il dibattito, naturalmente, non fornì una risposta univoca. La sintesi, forse un po’ banale, nelle parole di Roger Parkinson, Presidente della World Association of Newspaper (la potente associazione mondiale degli editori di giornali):“La pressione positiva della free press sui giornali tradizionali fa sì che essi, senza eccezione, debbano accettare questa sfida”.

 

INDICE

Introduzione

1) Un’ altra anomalia italiana
L’ esclusione dei quotidiani gratuiti da Audipress e Ads
Intervista ad Alexander Koeb

2) Metro, City, Leggo
Tre quotidiani per tre milioni di copie


Il popolo della free-press in Italia
1.738.000 lettori nel giorno medio
(Eurisko, 17 febbraio 2005 )

3) Sarà l’ era della free press?

Free press: City, Metro e Leggo, nuovi astri nella Galassia Gutenberg tra web e tv
di Micol Mazzeo

4) Se nessuno lo compra, perché tutti lo pianificano?
(Inserzione Publikompass per Metro)

Metro international: investiti 220 milioni di euro in dieci anni
Intervista a Pelle Tornberg, presidente e CEO di Metro international
(da Dagens Nyheter, Stoccolma)

5) Negli Usa la free press punta in alto
L’ Examiner diventa gratuito e consegnato a casa senza costi per sfidare il Washington Post
di Giuliana Ferraino

6) La rivoluzione della free press
(Megachip.info)


E ora tocca ai magazine, le bibbie del divertimento
Colorate e dalla grafica accattivante, le nuove pubblicazioni sono rivolte a un pubblico di giovanissimi
di Giovanna Canzi

7) E la Fieg?

Cheli: la free press ci avvicina alla media dei lettori europei
L’ indice diventa 145 su mille, come in Francia
(di Silvia Lambertucci, Ansa)

Rapporto Asig (Associazione stampatori giornali)
Nel 2003 l’ industria dei quotidiani flette ma cresce la free press

I Free papers non influiscono sui consumi dei quotidiani tradizionali

Un convegno Ifra
(novembre 2002)

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