“Stiamo entrando nell’era della free press[…] E’ stato il web ad insegnare alle nuove generazioni che non devi pagare per i contenuti: la libera circolazione sarà un trend in crescita per tutti i media” (Giovanni Valentini, MediaVillage).
E’ una delle valutazioni che Micol Mazzeo ha inserito come epigrafi alla tesi di laurea con cui la giovane studiosa ha partecipato come finalista al Premio Baskerville 2004.
“Free press: City, Metro e Leggo, nuovi astri della Galassia Guitenberg fra web e tv” – questo il titolo della tesi – analizza gli elementi distintivi dei tre quotidiani, focalizzando l’ attenzione soprattutto sull’ ipotesi che essi siano “prodotto e specchio della realtà multiforme del giornalismo contemporaneo al convergere dei tre canali d’ informazione: internet, stampa e tv”. “Campo privilegiato per la sperimentazione”, aggiunge Micol Mazzeo, i tre quotidiani propongono “prodotti culturali ibridi in cui si mescolano linguaggi diversi, secondo il gusto tardo-moderno per il collage”.
Chi volesse leggere tutta la tesi, può trovarla su http://www.baskerville.it/PremioB/2004/Mazzeo.pdf. Qui pubblichiamo la parte conclusiva del lavoro, che sfocia in una sorta di celebrazione dei tre quotidiani come “un punto di svolta” (almeno per quel che riguarda la politica).
“In qualche modo i neo-quotidiani – rileva l’ autrice – si sottraggono alla realtà dei media ‘teatrino della politica’, segnando un possibile punto di svolta, da una parte per quel che concerne la vitalità del panorama mediatico stesso, sempre più omologato sulla ripetizione dello ‘spettacolo’ politico, dall’ altro per la identità stessa della politica che, appiattendosi sulla logica dei media e del mercato, rischia di impoverire la propria progettualità a livello di visibilità pubblica”.
Continua
INDICE
Introduzione
1) Un’ altra anomalia italiana
L’ esclusione dei quotidiani gratuiti da Audipress e Ads
Intervista ad Alexander Koeb
2) Metro, City, Leggo
Tre quotidiani per tre milioni di copie
Il popolo della free-press in Italia
1.738.000 lettori nel giorno medio
(Eurisko, 17 febbraio 2005 )
3) Sarà l’ era della free press?
Free press: City, Metro e Leggo, nuovi astri nella Galassia Gutenberg tra web e tv
di Micol Mazzeo
4) Se nessuno lo compra, perché tutti lo pianificano?
(Inserzione Publikompass per Metro)
Metro international: investiti 220 milioni di euro in dieci anni
Intervista a Pelle Tornberg, presidente e CEO di Metro international
(da Dagens Nyheter, Stoccolma)
5) Negli Usa la free press punta in alto
L’ Examiner diventa gratuito e consegnato a casa senza costi per sfidare il Washington Post
di Giuliana Ferraino
6) La rivoluzione della free press
(Megachip.info)
E ora tocca ai magazine, le bibbie del divertimento
Colorate e dalla grafica accattivante, le nuove pubblicazioni sono rivolte a un pubblico di giovanissimi
di Giovanna Canzi
7) E la Fieg?
Cheli: la free press ci avvicina alla media dei lettori europei
L’ indice diventa 145 su mille, come in Francia
(di Silvia Lambertucci, Ansa)
Rapporto Asig (Associazione stampatori giornali)
Nel 2003 l’ industria dei quotidiani flette ma cresce la free press
I Free papers non influiscono sui consumi dei quotidiani tradizionali
Un convegno Ifra
(novembre 2002)
SCARICA IL DOSSIER IN FORMATO DOC PER WORD
SCARICA IL DOSSIER IN FORMATO PDF
|