Come i giornali Amish prosperano nell’ era digitale

Budget

Una nicchia dove le tempeste non arrivano: è quella descritta da Clare Ansberry in un articolo sul sito online del Wall Street Journal.

 

Il Budget e Die Botshaft: due testate per una comunità di circa 280.000 persone. Sono in attivo e rispetto agli altri giornali hanno il vantaggio di un pubblico in crescita (in 20 anni gli Amish e i Mennoniti Usa dovrebbero raddoppiare) e parte di una comunità dai legami strettissimi. In più i contenuti sono sostanzialmente gratuiti.

 

I corrispondenti non sono pagati , ma ricevono un abbonamento gratuito e una confezione di fogli da lettera e buste affrancate. E i collaboratori del Budget, che qualcuno ritiene troppo ‘’liberal’’,   anche un calendario. Vietate le foto nelle inserzioni pubblicitarie: una eccezione, quella di una donna di 86 anni,  testimonial per una pillola che in tre giorni farebbe sparire il prurito.  

 

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Amish Newspapers Thrive in Digital Age

di Clare Ansberry*

(Online.wsj.com)

 

SUGARCREEK, Ohio – Il mais è arrivato ad un’ altezza di cinque piedi, la temperatura ha raggiunto i 32 gradi e Johnny Byler si è ferito alla testa mentre pescava con un amico: sono le notizie che Jerry Ray Byler ha pubblicato in un recente articolo in prima pagina sul Budget.

 

La signora Byler è una dei circa 860 corrispondenti del Budget, il settimanale (con ben 123 anni di vita) che pubblica le notizie delle comunità degli Amish e dei Mennoniti, da Diagonal (Iowa), ai tre avamposti di Bertha, Clarissa e Lenora nel Minnesota. Raccontano chi si è sposato, chi è andato in Chiesa, chi si è messo la dentiera e come 11 polli siano spariti quando Toby Schrocks, di Cisne (Illinois), aveva dimenticato di chiudere la porta del pollaio.

 

Il corrispondente da Genesee (Pennsylvania), Paul Troyers, ha raccontato che i membri della sua famiglia hanno tenuto un’ asta,  con buoni risultati. “La campanella per la cena che la mamma voleva buttare è stata venduta a ben 400 dollari”,  ha scritto.

 

Mentre molti giornali stanno lottando per tener testa a Internet, il Budget vive tranquillo.  I suoi 18.000 abbonati per la maggior parte non mandano e-mail, non hanno computer o smartphone. Usano il Budget, che ricevono a casa, per informarsi, pubblicare avvisi o scambiare suggerimenti utili.

 

Una donna aveva 400 libbre di barbabietole e le ha lavate e strizzate in lavatrice. “Ha funzionato perfettamente”, ha riferito. Altri chiedono ai lettori di mandare qualche cartolina a qualcuno che è in ospedale o gli auguri di compleanno a qualche vedova anziana e sola.

 

“E’ come quando qualcuno parla dalla staccionata di casa sua ad un vicino”, dice il direttore del Budget, Keith Rathbun. Rathbun , che non è Amish , ha fatto il giornalista sportivo e ha lavorato per un settimanale di intrattenimento prima di arrivare nel 2000 al Budget. Il giornale ha anche una piccola rubrica sul chi va e chi arriva nel villaggio di Sugarcreek , e segue lo sport delle scuole superiori e l’ attività del Consiglio .

 

Il Budget pubblica circa 500 corrispondenze  alla settimana su 44-46 pagine e non ha foto. Il costo dell’ abbonamento è di 45 dollari l’anno; le coppie fresche di matrimonio ne pagano solo 42.

 

Amish2Il Budget ha anche un concorrente. E’ il Die Botschaft – in tedesco ‘’il messaggio’’ -, che costa 44 dollari l’anno, ha una tiratura di circa 12.000 copie ed è realizzato con lettere e notizie da parte dei collaboratori. E’ un po’ più conservatore rispetto al Budget, che alcuni lettori Amish ritengono troppo liberal, come dicono alcuni insegnanti Amish.

 

Il regolamento sulle inserzioni pubblicitarie, per esempio, è più rigoroso a Die Botschaft. Negli annunci non sono ammesse foto di persone, mentre sono consentite quelle di escavatori o macchine agricole. La pubblicità per Smuckers Horse Dentistry (una catena di studi dentistici) è stata fatta con un disegno di due cavalli. Il più elastico Budget, invece, pubblica una inserzione in cui compare la foto di una nonna di 87 anni testimonial di una pillola che consentirebbe di fermare il prurito in tre giorni . E’ c’ è anche la foto di una coppia di Amish che sono dimagriti con l’ aiuto di un assistente sanitario.

 

“Non abbiamo  TV o radio o cose del genere”, dice Elam Lapp , editore di Die Botschaft a Millersburg (Pennsylvania), che ha un telefono, anche se prevalentemente per lavoro. I suoi collaboratori invece vanno alla posta con la carrozzella a cavallo e imbucano le sue lettere, quasi tutte scritte a mano .

 

Alcuni corrispondenti del Budget, invece, guidano automobili e hanno l’ elettricità a casa. Un collaboratore del giornale ha persino una lavastoviglie che, ha raccontato, si è rotta e quindi ha dovuto staccare la spina.

 

I due giornali Amish sono in attivo, come dicono i loro editori, e rispetto agli altri giornali hanno il vantaggio di un pubblico in crescita e molto legato, spiega Steve Nolt , un professore di storia dei Mennoniti al Goshen College (Indiana). L’ uso delle moderne tecnologie varia tra gli Amish e i Mennoniti, più conservatori e più rigidi contro l’ accesso alla tecnologie. Comunque un gruppo che conta 280.000 aderenti negli Stati Uniti e che raddoppia circa ogni 20 anni. Le famiglie sono ampie – sette figli in media -. Una donna morta recentemente aveva avuto 19 figli e contava 1.140 discendenti diretti in vita, aveva raccontato al Budegt uno dei suoi figli.

 

Un altro vantaggio : il contenuto è sostanzialmente gratuito. I corrispondenti non sono pagati , ma ricevono un abbonamento gratuito e una confezione di fogli da lettera e buste affrancate. I collaboratori del Budget ricevono anche un calendario. Entrambe le testate hanno linee guida simili . Le lettere non devono essere troppo lunghe  e troppo banali. Gli articoli di cronaca nera non sono ammessi, anche se si può parlare di indagini, come quando la polizia sospettò che una donna Amish impegnata a preparare uno sciroppo stesse trattando droga .

 

Atlee D. Miller , 86 anni, ha ereditato la collaborazione al Budget da un suo zio, Atlee E. Miller, che scriveva da Trail (Ohio),  una cittadina famosa per il Trail Bologna , un insaccato fatto con  tagli grossolani di carne. Miller , un ex falegname che lavora part-time per un produttore locale di formaggio, raccoglie notizie soprattutto in occasione delle funzioni religiose. Anni fa  è stato invitato in Germania e ha incontrato il sindaco di Stoccarda, scrivendo poi un resoconto del suo viaggio e le sue osservazioni. “In Europa laa gente non mangia un sacco di spazzatura come facciamo noi”, ha detto fra l’ altro.

 

Il direttore del Budget, Fannie Erb-Miller, mennonita, taglia gli articoli dalla coda se sono troppo lunghi . Per motivi di sicurezza, elimina i riferimenti alle donne anziane che vivono da sole. Vengono tagliati anche eventuali richiami a persone che potrebbero aver ucciso più di una volta qualche animale, per evitare proteste di gruppi animalisti . Se non riesce a leggere un nome, mette un “?” al suo posto. Negli altri casi l’ editing fila liscio.

 

La anziana corrispondente da Pleasantville (Tennessee), Mary Ellen Miller , 78 anni,  inizia spesso le sue corrispondenza con un aggiornamento sulle condizioni del tempo e sui colibrì del suo cortile . Se qualcuno ha avuto un incidente, tende a darne notizia, ma non parla di eventuali disaccordi. ‘’Meglio non inasprire i conflitti’’, spiega la signora Miller, che di tanto in tanto scrive anche articoli sulle sue esperienze, come una recente esplorazione in una caverna.

 

La signora Miller non legge tutto il giornale . “Alcuni scrivono cose che non mi interessano, come chi andrà in chiesa la prossima volta”, commenta. Legge le lettere che arrivano dalla sua città di origine e dalla sorella maggiore, Ada Coblenza, che ha 89 anni e scrive per il Budget e che recentemente è stata affetta da una bronchite acuta.

 

Entrambi i giornali amano le cose singolari e interessanti, soprattutto se i fatti raccontati sono positivi. In un recente elenco delle cose importanti pubblicato da Die Botschaft figurava questo titolino: “La carenza di minerali provoca la morte di una mucca”, in riferimento alla lettera di un uomo di Plains (Montana), che la mattina di un sabato aveva trovato la sua unica mucca da latte morta. Una donna ha raccontato che suo cugino aveva sentito qualcosa nel naso ma non aveva detto niente a nessuno. Qualche tempo dopo, la madre aveva però notato che dalla narice gli era spuntato un germoglio di mais .

 

*Clare Ansberry : [email protected]