Come i media sapranno quello che voi volete prima che voi stessi lo sappiate

Mediaculture1 Alcuni nuovi strumenti vanno oltre la semplice analisi di quello che accade in rete: non si limitano a seguirne le reazioni in tempo reale ma riescono già ad anticiparle, sulla base di potenti algoritmi. Cyrill Frank, su Mediaculture, analizza due di questi programmi di ‘’predizione editoriale’’ presentati qualche giorno fa in Francia.

 

Melty.fr, che attraverso una serie di indicatori fissati su ogni contenuto rileva le ‘’ondate di interesse’’ di temi e articoli, e Trendsboard, che analizza nei dettagli quello che si dice su Twitter, Facebook e su Google News anticipando le attese e adattando in conseguenza la strategia editoriale.

 

Ma, sottolinea Frank, si tratta solo di strumenti di appoggio per orientare le scelte editoriali: ci sarà sempre bisogno di spremersi le meningi per trovare un buon approccio, la notizia buona da scavare, il buon formato da inventare… Ed è là, senza alcun dubbio, che si giocherà la partita decisiva, perché sarà sempre quella più dura da affrontare.

 

 

Comment les médias sauront ce que vous voulez, avant vous !

di cyceron*

(Mediaculture.fr)


 

(…) Qualche giorno fa Le Geste – Associazione degli editori di contenuti e servizi online – ha organizzato una Conferenza dedicata ai nuovi strumenti di supporto alla strategia editoriale. Si tratta di programmi e piattaforme che vanno ancora più lontano rispetto a sistemi già noti come ad esempio Google Analytics, Xiti, Webtrends o, ancora, Omniture, i quali, in ogni caso, per essere ancora più reattivi rispetto all’ andamento dell’ audience, si sono dotati di funzioni di risposta in tempo reale, come Chartbeat, che misura direttamente il flusso dei visitatori sulla home page (nella foto in alto, cliccare per ingrandire).

 

Le soluzioni presentate in occasione della conferenza di Le Geste vanno però più in là perché invece di limitarsi a seguire le reazioni dell’ audience in qualche modo le anticipano. Fra di esse le più innovative semrbrano quelle di Melty.fr e Trendsboard.

 

 

Melty: la rete nella rete

 

Lanciato nel 2008 da Alexandre Malsch e Jérémy Nicolas e destinato a un pubblico di giovani adulti (18-30 anni), 13 milioni di visite nel mese di febbraio 2013, Melty.fr ha un sistema originale e ambizioso per scoprire le tendenze che agitano il web e le reti sociali: invece di percorrere la rete in lungo e largo per individuare le parole chiave più ricorrenti o gli articoli più condivisi e commentati, Melty si basa su una serie di etichette affisse a ciascun contenuto prodotto dai suoi siti: articoli, video, foto…, che consentono di scoprire le anomalie, le ‘’ondate di interesse’’ del web.

 

Per effetto della risonanza, ogni link, condivisione, commento realizzato su uno dei contenuti viene immediatamente individuato da Melty che ne potrà dedurre indicazioni utili sulla base di potenti algoritmi.

 

Naturalmente tutto ciò non potrà essere efficace se le ‘’etichette’’ non sono sufficientemente numeroser e diversificate per essere rappresentative di una tendenza globale. Ed è qui che il laboratorio di produzione di contenuti di Melty.fr  gioca il suo ruolo. Sono 350-400 gli articoli prodotti ogni giorno sull’ insieme dei 9 siti del gruppo (News, Fashion, Xtrem, Food, Style, Campus, Buzz… oltre al sito spagnolo e a quello italiano). L’ insieme rappresenta una immensa rete depositata sulla rete madre, quella del web. La minima vibrazione viene automaticamente avvertita e tradotta in azione dagli editor del sito: scrittura di un novo articolo, ripresa in prima pagina di un articolo vecchio…

 

‘’Borsa valori’’ delle parole chiave
‘’Borsa valori’’ delle parole chiave

 

 

Come si vede nella tabella qui sopra (cliccare per ingrandire), la colonna di sinistra del sistema mostra come si comportano gli articoli già pubblicati, attraverso un’ analisi in ‘’tempo reale’’. La colonna in mezzo indica la popolarità degli argomenti trattati attraverso centinaia di contenuti: PS4, Walking Dead quarta stagione… E’ là che i redattori leggono gli argomenti che montano: è la zona “predittiva”.

 

Ma non è tutto perché melty.fr ha sviluppato anche un altro algoritmo che Alexandre Malsch ha battezzato ‘’genetico’’ e che permette di aiutare i redattori a scegliere la foto migliore.  Attraverso degli indici di efficacia delle immagini calcolati sui tassi di click osservati precedentemente e analizzando altri criteri, come il calore dei colori o la drammatizzazione dell’ inquadratura (tipo di piano, ecc.)

 

Gli algoritmi genetici di Melty
Gli algoritmi genetici di Melty

 

Questo dispositivo viene completato da uno strumento di controllo degli altri siti, una sorta di Google Reader di casa chiamato “Belharra” (dal nome di un fondale molto profondo della costa basca che produce delle onde molto potenti, per la cronaca). Belharra permette di seguire gli argomenti non ancora trattati ma già sviluppati dai concorrenti. In questo modo Melty può anche vedere quello che funziona negli altri siti, specialmente quelli stranieri.

 

Ciliegina sulla torta della “monetizzazione”, tutti questi strumenti di analisi in tempo reale degli articoli sono al servizio della struttura pubblicitaria interna che può consigliare anticipatamente i propri clienti sulla scelta degli argomenti, delle immagini, dei testi o dei momenti migliori per comunicare su quello o quell’ altro oggetto.

 
 

Trendsboarb, ‘’tableau de bord’’ multifunzione

 

E’ stata creata da Benoit Raphaël, ex Redattore capo del Post, impegnato poi nella creazione di Plus e di Lab, che si è associato a quello che lui stesso chiama lo “Jedi dell’ algoritmo”, Jean Veronis, per sviluppare il suo strumento.

 

L’ idea di Trendsboard è di poter analizzare nei dettagli quello che si dice su Twitter et Facebook, e su Google News, in tempo reale. Tutto ciò, naturalmente, per anticipare le attese e adattare in conseguenza l’ offerta editoriale.

 

Si tratta anche di ridurre i costi di produzione, guadagnando tempo e focalizzandosi sul valore aggiunto. Bene, l’ argomento che oggi fa reagire è questo. Qual è la migliore angolazione non ancora usata dagli altri? Il punto di vista che soddisferà il lettore e non annegherà nella grande cassa di risonanza mediatica.

 

Il programma (che offre una sorta di diagramma continuo di gestione, ndr)  funziona scandagliando in continuazione l’ indice di Google (10.000 siti-fonte) e le reti sociali. Individua gli argomenti interessanti a seconda della tematica del sito e dà dei suggerimenti precisi, attraverso una scala di affinità che va da 1 a 10.

 

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Trendsboard si propone di identificare i temi di conversazione popolare, non gli articoli. E in maniera multi-tematica (150 settori in tutto) e su scala nazionale, regionale e dipartimentale, ma per il momento solo su un arco di 24 ore.

 

Lo strumento anlizza anche all’ interno di una determinata tematica le parole chiave che sono in rialzo e in ribasso. E suggerisce anche un insieme di parole chiave fra quelle più utilizzate in relazione a un determinato termine su un periodo di sette giornli: molto utile per la SEO.

 

Il tableau de bord offre anche una serie di altre funzioni utili: l’ importanza relativa delle reti sociali in termini di apporto di traffico, i top referrers (cioè i siti che producono la maggior quantità di traffico), le tematiche più in voga, la ripartizione del traffico sull’ arco della giornata. E indica anche la posizione globale del proprio sito nella classifica delle fonti e il top/flop in rapport ai concorrenti .

 

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Combinando alcune funzioni di Melty e di Trendsboard, ci si avvicina a Visual Revenue che ottimizza il processo editoriale sul proprio sito al volo. Così, per esempio, il programma permette di testare titoli diversi in un lasso di tempo molto breve, per scegliere il migliore. Ma permette anche di rimodellare le strutture del proprio sito quando l’ audience si indebolisce.

 

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I sistemi di ottimizzazione editoriale sono quindi in pieno boom, tanto la concorrenza dei media online si fa più dura e ha bisogno di nuove armi. Ma attenzione, come ricorda Raphael, questi sono solo degli aiuti per prendere una decisione. Ci sarà sempre bisogno di spremersi le meningi per trovare un buon approccio, la notizia buona da scavare, il buon formato da inventare… Ed è là, senza alcun dubbio, che si giocherà la partita decisiva, perché sarà sempre quella più dura da affrontare.

 

*Cyrille Frank

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