Un FOIA in Italia: la richiesta di trasparenza e l’ opacità dei media mainstream

L’  ”Iniziativa per un Freedom of Information Act in Italia” è stata presentata ufficialmente ieri, ed LSDI ne ha naturalmente dato notizia.

 

Il Freedom of Information Act (FOIA) è una legge che consente a chiunque l’accesso alle informazioni della pubblica amministrazione. Una legge sulla trasparenza, se vogliamo; una legge sulla libertà di informazione.

 

Il problema potrebbe sorgere nel momento in cui tale informazione, oltre ad essere libera, tenda ad essere anche “creativa”.

 

 

Nel corso della conferenza, ma già nei materiali di presentazione e sul sito www.foia.it, si fa chiaramente riferimento al fatto che si tratta di un’Iniziativa di cittadini per i cittadini, dal basso e orizzontale, che raccoglie al suo interno un ricco e variegato catalogo di sigle, persone e personalità del panorama nazionale.

 

Questo carattere trasversale svincolato da qualsiasi sfera di interesse rappresenta uno dei maggiori punti di forza dell’Iniziativa.

 

Ma come viene presentata questa al pubblico/lettore/utente? Paradossalmente, in maniera a tratti opaca – pur trattandosi di un’iniziativa per la trasparenza, delle istituzioni, ma anche dell’informazione stessa.

 

L’esempio più eclatante ce lo fornisce proprio la rassegna stampa della conferenza di presentazione.

 

Da cui si vede come, nella pulsione a considerare rilevanti solo le voci del potere (politico, istituzionale, ecc.), i media mainstream finiscano come al solito per perdere di vista la ‘’notizia’’.

 

Che in questo caso è che – in un Paese di grandi manovratori – un gruppo trasparente di cittadini, svincolati da interessi specifici se non quello comune di una vera legge in materia di accesso alle informazioni pubbliche, abbia dato vita ad una Iniziativa di alto livello,  in grado di raccogliere ampi consensi attraverso fasce significative della società civile.

 

Non è cosa di tutti i giorni. Eppure non fa notizia.

 

la redazione