Clark Kent è stufo dell’infotainment e vuol fare nuovo giornalismo

Il mondo dell’informazione non sarà più lo stesso: dopo anni di onorata carriera, Clark Kent lascia il quotidiano che l’ha visto crescere professionalmente, il Daily Planet e, secondo le indiscrezioni, dovrebbe aprire un blog di informazione tutto suo, ispirandosi al modello di successo dell’ Huffington Post.

 

 

 di Fabio Dalmasso

 

Niente di nuovo, a primo avviso, se non fosse che il signor Clark Kent non è un giornalista qualsiasi: sotto la giacca e gli occhiali da americano medio, infatti, si cela uno dei supereroi più famosi e longevi del fumetto nato 70 anni fa, Superman.

 

 

 

La notizia ha ovviamente colpito tutti gli appassionati della saga dell’uomo d’acciaio, ma non solo: i fumetti, infatti, spesso si ispirano alla società contemporanea e catapultano i loro eroi nella realtà attuale. Inevitabile, quindi, nella rivoluzione digitale in atto nel mondo del giornalismo, che anche Superman rimanesse affascinato dal web e dalla possibilità di fare new journalism.

 

 

Una svolta epocale, la definisce lo sceneggiatore del fumetto Scott Lobdell: «Superman è probabilmente la persona più potente del mondo, ma quanto può resistere seduto a una scrivania con qualcuno che gli soffia sul collo e lo tratta come la persona meno importante del pianeta?». I rapporti tra direttore e redattori di un quotidiano, si sa, possono essere difficili e i rapporti tra Clark Kent e il direttore Perry White non sono sempre stati idilliaci.

 

Il Daily Planet, inoltre, negli ultimi tempi ha subito una trasformazione interna che l’ha trasformato in un quotidiano sempre più attento all’intrattenimento popolare piuttosto che alla cronaca: la deriva dell’infotainment, dell’informazione spettacolo ha colpito anche il giornale di Clark Kent, soprattutto dopo che il colosso multimediale Galaxy Broadcasting ne ha acquistato la proprietà.

 

Un nuovo modo di fare il giornalismo che anche all’impacciato Clark Kant stava stretto.

 

A seguirlo nella sua nuova avvenuta anche la prosperosa collega Cat Grant, columnist di gossip per il Daily Planet.

 

«Non credo che Superman farà domanda per lavorare presso qualche altro giornale – ha rivelato Scott Lobdell – è molto più probabile che darà vita al prossimo Huffington Post o al futuro Drudge Report piuttosto che trovare qualcun altro che gli assegni gli articoli da svolgere e che gli dia uno stipendio».

 

Un blog di informazione, dunque, che strizzerà l’occhio alle testate più importanti e rivoluzionarie (nel bene e nel male) del web.

 

Una scelta dettata dalla voglia di cambiare e di lanciarsi nelle nuove sfide del giornalismo on-line che, come recentemente il Newsweek, sta raccogliendo sempre più testate: il passaggio dalla carta al digitale, infatti, rappresenta una scelta dettata dalla necessità di aggiornarsi ed arrivare alle nuove leve di lettori, più avvezzi al monitor che alla carta.

 

È forse questo il vero motivo del rivoluzionario cambio affrontato da Superman: il momento preferito dallo sceneggiatore Lobdell è infatti quello quando Superman si rivolge ai suoi coetanei e li esorta ad alzarsi e lottare per la verità e la giustizia, due parole che dovrebbero rappresentare i punti di riferimento per ogni giornalista e che probabilmente al Daily Planet non erano più di casa.