Parte Acap, il nuovo sistema per la protezione dei contenuti online
Il protocollo è stato presentato tre giorni fa a New York e dovrebbe consentire ai produttori di comunicare automaticamente ai motori di ricerca, attraverso un bollino digitale, il modo con cui i loro prodotti possono essere usati
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E stato messo a punto con i tempi previsti dai programmi ACAP, il nuovo sistema per la protezione dei contenuti online che dovrebbe consentire ai produttori di comunicare automaticamente ai motori di ricerca il modo con cui i loro prodotti possono essere usati.
Si tratta del Progetto Automated Content Access Protocol(ACAP), che è stato presentato giovedì scorso a New York e che è stato realizzato dalla World Association of Newspapers, l International Publishers Association e l European Publishers Council (vedi Lsdi, Copyright: a buon punto il progetto Acap).
I tre organismi sono convinti che il nuovo standard consentirà agli editri di proteggere meglio I loro diritti di proprietà.
ACAP è il risultato di un lavoro progettuale durato 12 mesi sfociato in un unica piattaforma che dovrebbe incoraggiare i proprietari di contenuti online di alta qualità a renderli facilmente disponibili in rete e ad evitare complesse e costose vertenze legali fra produttori e motori di ricerca.
Il progetto prevede l’impiego di tag testuali standardizzati. All’interno di questo vero e proprio “bollino digitale” saranno racchiusi tutti i dettagli sulle modalità d’uso e di fruizione del contenuto “marchiato”. Alcuni editori, ad esempio, potrebbero utilizzare il metodo per evitare l’indicizzazione dai servizi di ricerca che aggregano contenuti giornalistici.
Per l Italia partecipa al progetto l Associazione italiana editori. Gli altri partecipanti sono elencati su http://www.the-acap.org/press_releases/ACAP_News_Release_NOV07.pdf.