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A cosa servono i convegni

Per noi arrivare a mettere in piedi un incontro pubblico significa completare un percorso. Arrivare al momento in cui ci confronteremo con le persone presentando loro le riflessioni nostre e degli altri relatori  è il momento più alto del nostro lavoro, quello che dà finalmente pieno significato alle nostre osservazioni, agli studi, alle riflessioni. Ma è anche il momento in cui i ragionamenti si compongono per davvero grazie al supporto e all’apporto di coloro che decidono di intervenire al confronto live e prestano la loro attenzione e il loro personale contributo al dibattito. Si sono appena spente le luci del nostro ultimo incontro pubblico: #digitTorino, e noi, in attesa di proporVi come sempre i filmati integrali degli interventi dei relatori che hanno animato la giornata, proviamo a realizzare un piccolo esperimento di giornalismo praticato, raccontandovi la giornata attraverso i tweet che noi stessi, qualche relatore, e gli spettatori che nella maggior parte dei casi sono anche essi giornalisti e comunicatori, hanno realizzato e poi postato online. La foto d’apertura dell’articolo è quella che a nostro avviso racconta meglio la giornata torinese. Si tratta di uno scatto del nostro Marco Dal Pozzo dedicato al Professor Mario Rasetti, lo scienziato torinese   che con il suo incredibile intervento ha letteralmente ammaliato la platea. Il primo cinguettio invece – permettetecelo – arriva da uno dei nostri fondatori e mentori: Raffaele Fiengo  che commentando a distanza il convegno e ritornando sulle ultime incredibili uscite contro la stampa del Presidente americano Donald Trump ha scritto questo tweet:

 

 

Journalists are the backbone of a free society, not the “enemy of the people.” @pressfreedom solo che ce ne vogliono molti di più e liberi!

 

 

 

Di seguito gli interventi dei relatori così come lì abbiamo trovati su twitter digitando l’hashtag #digitTorino e rispettando l’ordine di apparizione al convegno. Si comincia con Marco Renzi, attuale presidente della nostra associazione Lsdi e co-fondatore con Pino Rea, Vittorio Pasteris e Paolo Ciampi di digit. Come vedrete dentro i tweet che riportiamo di seguito ci sono sovente anche altri hashtag oltre a quello di #digitTorino; cercando le notizie  dentro twitter partendo da questi altri hashtag le  storie che troverete saranno diverse, così come, se proverete ad associare alcuni degli account di twitter che sono finiti dentro al nostro racconto al nostro hashtag di #digitTorino, vi ritroverete dentro una narrazione del nostro evento da un altro punto di vista.  Per rispetto della privacy non abbiamo citato gli account di provenienza dei tweet, che ringraziamo per gli spunti e l’ottimo lavoro svolto nella narrazione del nostro evento. Fra questi account c’è anche quello ufficiale di digit che nella fattispecie è stato gestito come sempre impeccabilmente dall’ottimo David Mammano.   Buona lettura ;)

 

 

Marco Renzi

 

 

@marcorenzitweet dà il via a #digittorino citando i dati di INPGI e @pewresearch su lavoro e professionalità digitali nel giornalismo

#medialiteracy ormai non possiamo più farne a meno. Serve una alfabetizzazione: non è vero che i nativi digitali sanno tutto @marcorenzitweet #digitTorino

Bisogna ridefinire il ruolo del giornalismo. Ma non è un quarto potere sovrano. Libertà di espressione va tutelata perchè sia democrazia @marcorenzitweet #digitTorino

#giornalismo “Non incartiamoci nella logica delle #FakeNews perché non tutti sono #giornalisti. Postare non vuol dire pubblicare” @marcorenzitweet #digitTorino (nota da parte del produttore della nota: o forse si?)

#digitTorino Nella formazione dell’opinione pubblica bisogna sapere che il web è mediato dagli algoritmi (che sono opinioni strutturate in forma matematica) @marcorenzitweet #giornalismo #informazione

Il giornalista previene l’odio con le informazioni chiare e obiettive e una presenza non invadente ma visibile #digitTorino @marcorenzitweet

“Tre cose che ogni #giornalista deve fare: curation, decodifica dei dati, fact checking” @marcorenzitweet #digitTorino

Curation, decodifica dei dati e fact checking sono le tre parole chiave da cui partire per ripensare la professione giornalistica secondo @marcorenzitweet a #digittorino

Curation decodifica dei dati fact checking: le tre cose che un giornalista ha il dovere di fare per reinterpretare il mondo correttamente e consapevolmente @marcorenzitweet #digitTorino

 

 

Marco Dal Pozzo

 

#digitTorino @marcodalpozzo che ci parla di una idea per una proposta di legge sul finanziamento all’editoria #1news2cents @ Toolbox Coworking

@marcodalpozzo introduce una teoria su un possibile modello di finanziamento dell’editoria che coinvolge i cittadini a #digittorino

Il reddito di inserimento lo pensiamo come una possibilità di dare il diritto alle persone di acquistare contenuti secondo un #modelloetico #1news2cents @marcodalpozzo #digitTorino e diventa anche un #modellodibusiness

 

 

Marco Renzi

 

#digitTorino con @marcorenzitweet e l’esempio della biblioteca pubblica di New York: “L’account #instagram non è moda ma #comunicazione e #informazione

“Portare a leggere i libri là dove sono le persone”. @marcorenzitweet cita l’esempio della Libreria Pubblica di New York come incoraggiamento ad agire verso un nuovo metodo di lavoro per il giornalismo a #digittorino

 

 

Michele Mezza

 

 

Prende la parola @michelemezza “Quello che sta accadendo è un cambio strutturale ed epocale di linguaggio e di modalità di scambio del sapere” #digittorino

#digitTorino @michelemezza oggi è giornalista chi concorre a rendere consapevole sul processo di calcolo

“Oggi considero giornalista soltanto chi dà contenuti, criteri e metodi per trasformare il cittadino da calcolato a calcolante. Il resto è caos” – @michelemezza a #digittorino

“Oggi è #giornalista solo chi offre mezzi, criteri e saperi per trasformare un cittadino da calcolato a calcolante” @michelemezza #digitTorino #giornalismo

Solo chi trasforma il cittadino da calcolato a calcolante è davvero giornalista #digitTorino #MicheleMezza

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(…. l’idea mi piace ma poi il concetto me lo spieghi meglio ..)(I giornalisti devono di nuovo svolgere il ruolo di mediatori, ora i mediatori sono Google, Facebook e Amazon e l’algoritmo che gestisce e filtra le notizie è diventato il nuovo spazio pubblico dove si forma l’opinione.)(è un compito molto arduo se il sistema educativo non fornisce gli strumenti e il senso critico per aiutare ognuno di noi ad essere calcolante #digitTorino)

C’è un cambio epocale di linguaggio e di saperi. Crepuscolo accelerato di scambiare e vendere informazione @michelemezza #digitTorino

#digitTorino “è cambiata la geometria di produzione delle informazioni” @michelemezza #giornalismo(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(di parecchio e molti non lo hanno ancora capito… #digitTorino)

“Ogni bambino che nasce assomiglia più al suo tempo che a suo padre. Non scriviamo per i padri”. L’esortazione di @michelemezza per cambiare il giornalismo a #digitTorino

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(Ocurre desde que el mundo ha perdido el freno y sólo mira hacia delante. Aun así, se la va a dar, y gorda)(Succede da quando il mondo ha perso il freno e guarda solo avanti)(dobbiamo scrivere anche per i Padri che hanno una lunga vita e devono convivere con i figli affinché le generazioni possano parlare tra di loro nel linguaggio nuovo dei tempi… #digitTorino)

#digitTorino “La #rete non è un #media, è una protesi della vita. L’attendibilità la decide chi ascolta” @michelemezza #giornalismo

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(francamente non sono molto d’accordo l’attendibilità non può essere lasciata a chi ascolta, allora se la maggioranza decide che la Terra è piatta? #digitTorino @michelemezza #giornalismo)

“Occorre dare più trasparenza e condivisione e meno monopolio e accentramento. @michelemezza a #digittorino @digit_tweet

“Occorre dare più trasparenza e condivisione e meno monopolio e accentramento. In questo modo, il giornalismo tornerà a rispondere a un bisogno di civiltà” @michelemezza a #digittorino

La tecnologia non esiste: esistono gli esseri umani. Ma chi critica la rete è perché abita vicino a un grande ospedale. #digitTorino @michelemezza

“L’algoritmo non può essere privato, riservato ed esclusivo” – Michele Mezza. #digitTorino #socialmedianews #socialmedia

 

 

Piero Dominici

 

 

@dominicipi parla a #digittorino di gestione della complessità @digit_tweet

@dominicipi parla a #digittorino di gestione della complessità all’interno dell’attuale ecosistema di persone, macchine e algoritmi

#digitTorino siamo di fronte a una complessità che ci chiede di ripensare i saperi @pierodominici #digiTorino

Ripensare educazione e formazione oggi deve partire dal presupposto: non si tratta solo di contenuti, ma bisogna ripensare l’architettura complessiva dei saperi #digiTorino @dominicipi

“Bisogna ripensare l’architettura complessa dei saperi. Avremo bisogno sempre più di figure ibride rispetto ai percorsi formativi. Il saper fare va orientato” @dominicipi #digitTorino #formazione #scuola #cultura

(dialogo sul tweet fra l’emittente e un suo follower)(principi guida da seguire @dominicipi #digitTorino #formazione #scuola #cultura)

“Non bastano cittadini connessi! Bisogna ripensare l’educazione e la formazione, recuperare l’empatia e l’autenticità” @dominicipi #digitTorino #comunicazione

“Educazione e formazione tornano centrali perché sono cambiate le regole di ingaggio della cittadinanza” @dominicipi #digitTorino #scuola #sistemacomplesso

(dialogo sul tweet fra l’emittente e un suo follower)(non sono in realtà mai andate via… @dominicipi #digitTorino #scuola)

“Non saranno le #tecnologie digitali a riattivare le dinamiche relazionali”, “Non si può semplificare la democrazia”, “Il problema non sono i contenuti. Bisogna ripensare l’architettura dei contenuti” Lo sapevo che @dominicipi non mi avrebbe deluso. #digitTorino #digitaleducation

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(un pensiero limpido che aiuta a capire il nostro mondo complesso @dominicipi #digitTorino #digitaleducation)

“Misurare la #qualità è un ossimoro”. Finalmente qualcuno che lo dice (@dominicipi a #digittorino)

(dialogo sul tweet fra l’emittente e un suo follower)(ci vuole @dominicipi per uscire dai luoghi comuni imperanti (@dominicipi a #digittorino)

“Razionalità e scelte economiche hanno sempre una base emotiva. Bisogna rimettere mano al modo di fare educazione e formazione” @dominicipi #digitTorino #scuola #comunicazione #sistemacomplesso

“L’intelligenza passa dall’errore”. @dominicipi a #digitTorino

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(saremmo stupidi nel non capirlo… @dominicipi a #digitTorino)

@dominicipi parla a #digittorino di gestione della complessità all’interno dell’attuale ecosistema di persone, macchine e algoritmi

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(una visione chiara quella di @dominicipi che ci aiuta ad orientarci nell’#ipercomplessità #digittorino)

Il saper fare va orientato” @dominicipi #digitTorino #formazione #scuola #cultura

Quanti attori sono pronti a partecipare alla rinegoziazione dei sistemi di intelligenza -artificiale? @dominicipi #digitTorino

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(una bella domanda @dominicipi #digitTorino)(rinegoziazione dei sistemi di intelligenza artificiale? @dominicipi #digitTorino (negoziare in particolare gli algoritmi )

La cittadinanza non è più una questione giuridica, ma sociale. Non bastano cittadini connessi. @dominicipi #digitTorino

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(infatti @dominicipi #digitTorino)

Sono cambiate le regole di ingaggio della cittadinanza. La scuola ad esempio non è più ascensore sociale ma mezzo di selezione @pierodominici #digitTorino

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(non seleziona bene e l’ascensore sociale è rotto da decenni @pierodominici #digitTorino)

Bisogna educare all’empatia @dominicipi #digitTorino

 

 

Benedetto Ponti

 

 

Ora il turno di @PontiBenedetto a #digitTorino su FOIA e diritti dell’informazione

Il foia è un diritto di libertà. Non un privilegio. Ma i giornalisti non lo usano @PontiBenedetto #digitTorino

(dialogo sul tweet  fra l’emittente e un suo follower)(vero Il #foia è un diritto di libertà. Non un privilegio. Ma i giornalisti non lo usano @PontiBenedetto #digitTorino)

#digitTorino “Il #Foia, Freedom of Information Act, è una fonte per cui non occorre negoziazione perché è un diritto” @PontiBenedetto #giornalismo

La #PA non esiste. Le PA sono tante, e questo è un vantaggio. Benedetto Ponti di @UniperugiaNews su #Foia, #trasparenza e #AccessoCivico #pasocial #digittorino

#foia Il diritto a voler sapere #giornalismo #digitTorino @PontiBenedetto

Il lavoro di Riccardo Saporiti citato da @PontiBenedetto a #digittorino come buon esempio di uso del FOIA per costruire informazione

 

CONTINUA  …

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