Print-on-demand, Edicolapp, un nuovo progetto di edicola integrata

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Da diverso tempo si sta ragionando sui meccanismi di print-on-demand come possibilità di integrare e razionalizzare il servizio di vendita delle edicole.

 

Pier Luca Santoro, in particolare, ha dedicato alla questione parte di un suo  libro recente – ’L’ edicola del futuro, il futuro delle edicole. Ovvero che fine farà la carta stampata’’ (di cui Lsdi ha ampiamente parlato qui e qui), ricordando anche l’ esperimento  in corso in Svezia dal 19 giugno con una serie di edicole digitali realizzate da Meganews e per ora le ha installate in un ospedale, un aeroporto, un supermercato e due alberghi.   

 

Ora Emma Ciceri, un’ appassionata di tecnologie dell’ informazione, presenta pubblicamente un suo progetto in materia, chiamato “Edicolapp”.

 

Ne dà notizia sempre Santoro (http://giornalaio.wordpress.com/2013/10/14/edicolapp-dinamiche-di-fruizione-e-business-sostenibile-per-il-mondo-delleditoria-e-dellinformazione/), annunziando che forse nella primavera del 2014 dovrebbe finalmente vedere la luce “Edicola Italiana”, il chiosco digitale dove comprare quotidiani e riviste dei principali editori.

 

Il progetto parte da una serie di datti sul lettorato di quotidiani, settimanali e mensili rispetto alla popolazione, prosegue con un’ analisi della diffusione delle copie digitali e dell’ utilizzo del web in Italia, e si concentra sulla descrizione del meccanismo di produzione della stampa su richiesta e sui meccanismi di pagamento.

 

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Poi analizza la fase di sperimentazione e quella di diffusione:

 

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E si conclude con il target e i vantaggi.

 

La descrizione completa del progetto è qui:

 

Edicolapp – dinamiche di fruizione e business sostenibile per il mondo dell’editoria e dell’informazione

 

Qui l’ autrice del progetto fornisce alcune considerazioni, molto interessanti, sull’ evoluzione internazionale della stampa su richiesta – http://emmaciceri.tumblr.com/post/63545217259/edicolapp – e sul mercato internazionale del settore.

 

Eccone alcuni passaggi:

In molti Hotel, navi, stazioni esistono sistemi che forniscono (gratis, a pagamento diretto o a pagamento indiretto, ovvero affogato in altri servizi) la possibilità di accedere a migliaia di testate internazionali e

A) scaricare l’edizione del giorno, completa, sul proprio tablet/celluare, o

B) averla stampata (anche se spesso in formato ridotto su fogli A3)

In Svizzera (solo stampa) il servizio è associato a molte edicole ed è soprattutto volto a fornire copie a stampa (http://www.pressbooks.ch/Produkte/Newspapers).

Nei Paesi nordici hanno lanciato un’iniziativa presso alcune stazioni ferroviarie di “stampa quotidiani personalizzati” (decisamente “ingombrante”).

 

Uno dei leader del print on demand, che si sta evolvendo in una direzione simile, è Newspaperdirect (http://www.newspaperdirect.com/  e  http://en.wikipedia.org/wiki/NewspaperDirect)

 

Più vicino al sistema proposto – e la società ha annunciato sviluppi simili (prima era solo stampa, ma con kiosk a pagamento) è PEPC, con i suoi satellite worldwide kiosks, moto diffusi a Hong Kong e Singapore(http://www.pepcworldwide.com/content/dealers/category/satellite-newspaper-kiosk e http://phys.org/news9283.html).

 


Ovviamente ci sono poi decine di servizi online (quindi senza stand), come PressDisplay (
http://library.pressdisplay.com/pressdisplay/it/accountingloginlibrary.aspx?returnurl=%2fpressdisplay%2fviewer.aspx , oppure http://www.pressdisplay.com/pressdisplay/it/viewer.aspx).

 

Hardware/Sistema: in Cina, Giappone, Korea sono abbastanza diffusi con vari tipi di hardware (per fare qualche esempio di macchine adattabili: 

http://www.alibaba.com/product-gs/710098173/newspaper_kiosk.html?s=p ; http://www.alibaba.com/product-gs/1055437152/newspaper_printing_printer_internet_shop_china.html?s=p ; http://www.alibaba.com/product-gs/646999912/information_checking_Kiosk_newspaper_kiosk_Game.html?s=p )

 

A livello di delivery in digitale, sono infinite ormai le apps che aggregano news provenienti da più testate (Flipboard, Current, …), come anche le apps personalizzate di singoli editori o singole testate: le prime riportano prevalentemente news fruibili online, le seconde mirano a proporre servizi di abbonamento, con la possibilità di leggere il corrispettivo digitale del quotidiano cartaceo completo su device mobili (qualcuno di scaricarle sul device).

 

In Italia un sistema di servizi kiosk-press è stato lanciato presso bar e tabaccherie dal circuito dei giochi e delle scommesse, ovviamente la selezione delle news riguarda quell’ambito. Sono chioschi “touch”, che consentono una serie di azioni strettamente legate all’ambito di riferimento (un esempio internazionale è l’olandese Omnitapps – su totem Philips – che distribuisce anche in Italia http://www.multitouch-software.com/multitouchsuite)

 

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Ecco. Questo  è il quadro di Edicolapp.

 

Nella proposta c’è del buono – commenta Santoro -. Infatti, se non capisco male, questo servizio sarebbe complementare e non alternativo alle edicole tradizionali integrandosi al loro interno e, dopo una necessaria fase di test, prevede anche una quota destinata ai giornalai, ma consentirebbe di abbattere, di eliminare, i costi di resa e distribuzione che, in particolare per le testate con vendite basse, hanno una grossa incidenza sui conti degli editori.

 

Che una parte dello sviluppo, delle edicole del futuro e del futuro delle edicole possa passare per il print on demand è una delle tesi che sostengo con mio libro, pubblicato ad aprile di quest’anno, sul tema, come mostra la mappa da me realizzata sotto riportata.

 

Il print on demand – aggiunge Santoro – può essere concepito come servizio integrativo. Un’area di potenziale interesse e sviluppo dell’ iniziativa che consentirebbe alle edicole di integrare la loro attuale offerta e di annullare la difficile gestione attuale che di fatto complica la diffusione di giornali e riviste straniere, si pensi, in particolare ma non solo, al beneficio durante la stagione turistica, o comunque di testate con vendite che siano eccessivamente ridotte per sopportare gli oneri della distribuzione. A questo si potrebbe associare un servizio di print on demand per articoli o sezioni specifiche da rendere disponibili entro due ore dalla richiesta soddisfacendo desiderio di personalizzazione dell’ informazione e generando revenues supplementari.