Dieci paesi nemici di internet

Rsf

Un internauta su tre al mondo non ha accesso a una Internet libera. Una sessantina di paesi censurano la Rete a livelli diversi o perseguitano gli utenti dell’ online.Per lo meno 119 persone sono detenute solamente per aver utilizzato il web per esprimersi liberamente.

Sono alcune delle cifre contenute in un Rapporto che Reporters sans Frontières ha pubblicato, insieme alla Mappa dei nemici di internet qui sopra, in occasione della Giornata mondiale contro la cibercensura, che si è tenuta sabato 12 marzo.

Il Rapporto, un centinaio di pagine, fa il bilancio della situazione della libertà di espressione sull’ online nei 10 paesi qualificati come nemici di internet – Arabia saudita, Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Iran, Siria, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam – e in altri 16 paesi che si trovano sotto sorveglianza.

I regimi repressivi – precisa Rsf – mettono in atto i più disparati sforzi per controllare i contenuti online, dalla censura alla repressione fisica dei protagonisti del we, passando per la diffusione massiccia di propaganda governativa.

La Tunisia e l’ Egitto, in particolare, sono statio ritirati dall’ elenco dei nemiici di Intenret dopo la caduta dei governi al potere. Questi paesi restano comunque sotto sorveglianza – aggiunge Rsf – così come la Libia.

Sono state messe ‘’sotto sorveglianza’’ anche dei paesi democratici, come Australia, Corea del sud e Francia, a causa di diverse misure legislative che nei tre paesi rischiano di avere delle conseguenze negative per la libertà di espressione online e l’ accesso al web’’.