‘Estreme’ le condizioni di precarietà nell’ informazione online

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Per una carta dei diritti-doveri del giornalismo e dell’ editoria sulla Rete

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di MarcoRenzi

Scrivere nel mestiere del giornalista conta molto, ma non è tutto. Più del 50% della professione,  il bravo cronista,  se la gioca in altre occupazioni complementari alla scrittura, ma ugualmente difficili e complesse.  La notizia prima di avere una forma scritta deve essere individuata. E il processo di acquisizione e messa a nudo dei fatti, è un processo spesso lungo e difficile, che necessita di pazienza e un buon grado di acume. Il fatto va poi controllato, confermato, vagliando l’attendibilità delle fonti e verificando, ove ci siano,  le eventuali testimonianze. 

 Ebbene non dovrebbero esistere  differenze apprezzabili, a mio avviso, nel modus operandi di chi fa informazione,  in rete o “senza”!

 Il commento del collega, ex blogger a 1 euro ad articolo, ora divenuto di fatto redattore di una piattaforma di informazione on line, pubblicato a margine del primo articolo della nostra nuova rubrica sul giornalismo digitale,  mette molto bene a fuoco, a nostro avviso,  una problematica assai diffusa fra chi fa informazione on line.

 Pochi, pochissimi, fra coloro che scrivono sul web, hanno anche solo i rudimenti di base della professione, e anche fra questi, quasi nessuno, seppure in possesso delle basi professionali, riesce ad applicarle in modo corretto, perché lavora da solo e non è quasi mai supportato da un corpo redazionale che lo assista nel gestire l’opera di acquisizione e divulgazione delle notizie. 

 Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è voluto e necessario per il benessere loro e della comunità!

 Battute a parte, nel nostro paese, le situazioni di precariato professionale, tipiche del mestiere di giornalista, diventano “estreme”,  quando il medium è il web.

 Segnalateci situazioni in cui siete direttamente o indirettamente coinvolti, e aiutateci a costruire una carta dei diritti-doveri dei giornalisti e degli editori on line.