EDITORIA: ACCORDO TRA YAHOO E 176 TESTATE USA


Un consorzio di sette catene di quotidiani ha firmato una partnership con Yahoo per la condivisione di contenuti, inserzioni e tecnologia.
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Un articolo sul New York Times di ieri annunciava l’iniziativa. La prima fase dell’ accordo – spiega Bernardo Parrella su‘’giornalismi possibili’’ – prevede il rilancio degli annunci di “cerco lavoro” dei giornali sul relativo portale di Yahoo, HotJobs, usandone a loro volta la tecnologia per gestire le proprie analoghe inserzioni online.

L’accordo mira da una parte a rilanciare al meglio Yahoo, soprattutto nei confronti del gigante Google, che recentemente aveva firmato una simile partnership con 50 testate. Mentre per i giornali si tratta di recuperare quei lettori e inserzionisti persi a favore di internet, oltre che dare un puntello alla perdurante discesa di audience (vedi post precedenti). Una contaminazione incrociata che, questo il proposito, dovrebbe portare buoni frutti a entrambi i settori.

Marco Montemagno, animatore del blog di Sky Tg24 ‘’Reporter diffuso’’, legge invece questo accordo con un’ ottica diversa, chiedendo, in una lettera aperta agli editori :

Sapete che cosa significa nei fatti (oltre a mille altre cose)?

E risponde:
Significa che è stato fatto un altro passo storico verso la trasformazione di Yahoo! (e Google) in azionisti di maggioranza della carta stampata mondiale.

Perché?

Google e Yahoo! – spiega MOntemagno – sono, lo ricordiamo, due società media in crescita esponenziale.

Soprattutto sono a tutti gli effetti i Vostri nuovi soci di maggioranza.

Non fatevi ingannare dalle parole usate di prassi in questi casi: “partnership tecnologica”, “supporto per le attività online”.

Nei fatti Google e Yahoo! sono entrati nel Vostro business e un passo alla volta Ve lo stanno portando via, puntando sulla loro maggiore abilità tecnologica, su risorse finanziarie notevolissime e su un vantaggio competitivo non da poco: l’informazione si è digitalizzata (il processo è quasi terminato).

E loro sono proprio li ad aspettare.

Cosa si fa in questi casi?

Si riguarda Epic 2015 (qui la traduzione in italiano di Epic 2014, la versione precedente), sperando che ci sia tempo almeno fino al 2014.