CON UNA TELECAMERA SULLA TESTA PER IMMERGERSI NEGLI AVVENIMENTI

Un esperimento dell’ Evening Herald di Plymouth –Una camera in miniatura, collegata a un Ipod, da sistemare a cavallo di un orecchio consente di muoversi negli avvenimenti senza impaccio
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Internet sta per rivoluzionare il mondo del video e la carta stampata potrebbe essere la più dotata per partecipare a questa mutazione. Con la sua capacità di presenza sul territorio, superiore a quella dei media audiovisivi, e la sua rete di corrispondenti e sostenitori, i giornali cartacei dovrebbero investire molto sul video.

E’ quanto sta facendo l’ Evening Herald di Plymouth sul suo sito Internet (qui), segnala Benoit Raphael nel suo blog Demain tous journalistes?, riprendendo una notizia di Editors Weblog.

Il quotidiano regionale britannico ha equipaggiato uno dei suoi reporter con una videocamera utilizzata dalla polizia per la sorveglianza ( qui la spiegazione ).

Si tratta di una camera in miniatura collegata a una consolle grande quanto un IPod, che si sistema a cavallo di un orecchio.

L’ effetto immersione nell’ avvenimento è totale. E lo stesso giornalista finisce per dimenticare che ha una telecamera. Le immagini sono rozze, il cronista non deve cercare di inquadrare, guarda soltanto e vive l’ avvenimento. Un uso del video molto eccitante e semplice per un giornalista della carta stampata poco abituato ai filmati.

Tristan Nichols, un giornalista dell’ Herald, è partito per la Sierra Leone dove ha utilizzato la sua “headcam” per realizzare delle interviste e registrare dal vivo le operazioni delle unità militari inglesi di Plymouth attualmente in servizio in Africa occidentale. Tra l’ altro si vede une sequenza particolarmente efficace, quando l’ unità cade in una sorta di imboscata.

Questo effetto dell’ immagine rozza e dell’ immersione all’ interno dell’ avvenimento è una strada molto interessante per la stampa scritta: poco o niente editing prfessionale, un approccio da reportage molto naturale (ci si dimentica la camera e il blocco degli appunti) e una resa ‘’forte’’, che piace agli internauti.

“E’ un lavoro che si può fare tutto da solo, in cui basta camminare in mezzo alla gente per fare le sue interviste. E’ veramente il futuro’’, spiega Tristan Nichols.

E gli internauti, quando li si interroga, spiegano di preferire I video poco ritoccati, più sinceri (il contrario della costruzione scenografica), più coinvolgenti, piuttostoi che i reportage costruiti stile Tv proposti online dalle catene televisive.