Per testimoniare gli orrori di una guerra non è reato mostrare immagini di teste mozzate

Il giudizio dopo una denuncia per la divulgazione giornalistica della foto di un miliziano che stava esibendo come trofeo la testa tagliata ad un nemico durante il sanguinoso conflitto civile che da anni travaglia la Liberia Un provvedimento che ora si inserisce “a pennello” nel caso scoppiato dopo l’esposto del presidente dell’Odg lombardo presentato alla Procura della repubblica di Milano per la pubblicazione di immagini della decapitazione in Iraq di un ostaggio americano.