I ragazzi del fare
27 Gennaio 2022 Tag:formazione professionale, inail, Italia, lavoro, morti sul lavoro, politica, scuola
La notizia: Lorenzo Parrelli morto all’ultimo giorno di alternanza-scuola lavoro.
Il commento più ricorrente: Lorenzo doveva essere tra i libri e non al lavoro.
Ad una lettura veloce non si può che essere d’accordo, lo sdegno non è mai abbastanza di fronte a una vita che si spezza a 18 anni. Eppure questa notizia è stata vittima di superficialità, così da limitare l’analisi che la vicenda merita. La narrazione si è spostata sulla critica alla Buona Scuola di Renzi, dando la possibilità di riportare l’attenzione alla battaglia contro il PCTO, acronimo che indica Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, la fu Alternanza Scuola-Lavoro.
Ma Lorenzo non frequentava un liceo, o un istituto tecnico o un professionale di stato, lui era uno di quegli allievi che dagli addetti ai lavori, sono definiti “ragazzi del fare”, era iscritto a un 4^ anno della Iefp (Istruzione e Formazione professionale).
Lorenzo aveva scelto di ottenere una qualifica professionale nel settore metalmeccanico e poi successivamente di accrescere le competenze con il Diploma Professionale, il 4^ appunto. Lui e la sua famiglia avevano scelto l’agenzia formativa Cnos-Fap, quella fondata da Don Bosco, con l’intento di salvaguardare i ragazzini dei quartieri poveri della Torino ottocentesca. Una idea talmente visionaria che