
Hanno prevalentemente fra i 30 e i 50 anni, sono sposate o conviventi, ma non hanno figli. E lavorano anche 12 ore al giorno. Per molte di esse (quasi il 70%) l’ essere freelance ha influito in modo significativo sulla famiglia o sulla decisione di averne una: è un lusso che non possono permettersi o, comunque, faticano a gestire, dividendosi tra più lavori senza poter contare su uno stipendio sicuro e adeguato e sull’effettivo supporto di partner, famiglia e strutture pubbliche. Mentre i servizi privati sono eccessivamente onerosi per il 30% delle intervistate, libere professioniste spesso foglie al vento senza garanzie, vittime di ricatti economici dell’editore e delle tensioni nelle redazioni
E’ la sintesi di
una ricerca sulle condizioni di lavoro e di vita delle giornaliste freelance - “Donne freelance: la famiglia è un lusso?” - presentato ieri al il Circolo della Stampa di Milano.
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