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Strumenti di criptazione per giornalisti (e attivisti)

Lanciata circa un anno fa da affermati giornalisti sul fronte del free speech, tra cui Daniel Ellsberg, Glenn Greenwald e Trevor Timm, la non-profit Usa Freedom of the Press Foundation è nata soprattutto per aggirare il blocco delle donazioni a WikiLeaks via carte di credito e PayPal. Ora le medesime strategie di crowfunding sono finalizzate al sostegno di “strumenti di criptazione indispensabili per ogni giornalista”.

 

Una campagna questa che nei giorni scorsi ha superato la soglia dei 57.000 dollari (su un totale previsto di 100.000 dollari), da investire nella messa a punto e nel miglioramento di quattro applicazioni specificamente mirate a tutelare la libertà di stampa (in senso lato) nell’era della cybersorveglianza diffusa.

 

Si tratta innanzitutto del noto Progetto Tor, sistema che consente di comunicare in modo anonimo e ampiamente usato dagli attivisti in ogni parte del mondo contro le censure locali. Usato in combinazione con quest’ultimo, c’è poi Tails, sistema operativo gratuito con una netta enfasi su anonimato e privacy. Il LEAP Encryption Access System include invece una serie di strumenti che facilitano l’ implementazione di mail e file criptati, mentre l’Open Whisper Systems consente di criptare telefonate e SMS sugli smartphone Android.

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