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Se l’ articolo è nei commenti. Il giornalismo al tempo dei social media

Gestione della community
 
Un post sulla bacheca della giornalista Sara Frangini oggi informava:
 
 

<< Comunicazione di servizio.

Fino a giugno non mi leggerete su Il Fatto Quotidiano e sulle altre testate per cui lavoro (eccetto Primaonline Prima-Comunicazione, mensile che abbiamo chiuso in questi giorni, dove mi troverete con un pezzo su Rcs, scelte societarie, nuove politiche editoriali e indiscrezioni piuttosto forti). Ma tornerò, questo è sicuro. Nel frattempo la novità, di cui ho parlato con dei colleghi del Fatto e anche con il mio direttore del web, Peter Gomez: ho fatto un’altra scelta, seguirò la comunicazione per il candidato sindaco di Firenze Tommaso Grassi che rappresenta la sinistra, tutta, i movimenti e i cittadini. Informo tutti per correttezza professionale e per rispetto dei lettori.

ps. Non so chi sia il collega (mea culpa) che segue in questo periodo di campagna elettorale Dario Nardella, il parlamentare candidato del Pd. Ma, politica a parte, spero che sia un collega assunto, come me retribuito in modo regolare, dignitoso, e rispettoso per la professione di giornalista. Spero sia un precario, un disoccupato, e gli faccio un in bocca al lupo. Perché la comunicazione è una cosa seria e il lavoro va rispettato sempre.
Passo e chiudo >>

Fra i numerosi commenti in bacheca c’ era anche questo:

<< Laura Bennati Ciao Sara, mi chiamo Laura Bennati e sono candidata sindaco a Firenze per Una Città in Comune, una lista di cittadinanza di sinistra e dal basso composta da chi ha portato avanti le lotte in questa città, movimenti, comitati, associazioni, singoli.

Il percorso che ha portato alla nascita della mia lista è iniziato ad ottobre, 6 mesi di percorso unitario a sx a Firenze con: perUnaltracittà, Alba, Azione Civile e due mesi di confronto con Sel e Prc.

A metà marzo peró abbiamo preso atto che una parte voleva per forza, e senza mai aver parlato di programma, andare con i partiti quindi sono usciti da Una Cittá in Comune.

UCiC si è presentata in cittá ufficialmente il 15 marzo. Solo la settimana successiva si è iniziato il ‘lungo’ percorso di 3 assemblee che hanno santificato Tommaso Grassi come candidato con il solo appoggio di Sel e Prc.

Ti faccio questa comunicazione per ‘correttezza’, anche se come giornalista forse avresti dovuto vetificare le tue fonti, te lo dico giusto perchè tu lo sappia e non pensi di curare la comunicazione di una persona che ha i movimenti dalla sua parte, nè tantomeno la sinistra unita.

E’ un candidato di due partiti: Sel e Prc. Amen. Nulla di male ma così è. E’ tutto qui.

Sui contratti del gruppo comunicazione di Nardella non saprei dirti, posso solo dirti che tutte le persone che credono nel progetto di Una Cittá in Comune lo fanno come volontari, anzi a rimessa, perchè abbiamo il sogno di cambiare questa città e i sogni si fanno gratis

a presto,

Laura >>

 

Non vogliamo entrare nel merito della notizia ma segnalare con un esempio concreto ed evidente come sia cambiata la filiera di produzione dell’ informazione e come sia fondamentale in questo processo tenere nella massima considerazione la gestione della propria community.

 

Sulla bacheca di Sara Frangini, di professione giornalista, si verificano live una serie di processi degni di un laboratorio di studio dei processi dell’ informazione. In prima battuta, la collega giornalista ritiene opportuno comunicare pubblicamente, utilizzando la sua bacheca su facebook, il suo momentaneo “passaggio” di casacca: da giornalista a comunicatore prestato pro-tempore alla politica. Fra i saluti, i complimenti e gli apprezzamenti che fioccano in bacheca fra i commenti ecco emergere “la notizia”, forse ancora più spessa e pesante di quella che ha dato avvio al post medesimo: il candidato sindaco con cui andrà a collaborare Sara, secondo il commento, non è la reale espressione di un processo democratico, bensì il frutto di una ”alchimia partitica”.

 

A dirlo con nome e cognome in bella vista ( del resto siamo in una bacheca pubblica di un medium sociale in cui anonimità e pseudonimi sono mal tollerati, se non addirittura proibiti!!!) è un’altra candidata a sindaco della stessa area politica, anzi forse quella maggiormente legittimata dalla base, si lascia capire nel commento.

 

Nello stesso commento si chiede anche alla giornalista Sara di controllare meglio le sue fonti. Senza entrare nel merito del fatto in sé ma solo sottolineando quanti e quali cambiamenti siano già avvenuti nel mondo dell’ informazione, vorremmo sottolineare l’ atto di richiesta pubblica di fact-checking rivolto da un cittadino, magari interessato in prima persona in questo caso, ad un professionista attraverso un social media.

 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti vi rimando all’ottimo lavoro di Lelio Simi a Digit2013.

 

 

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