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Per i giornalisti cinesi speranza di vita di 45,7 anni (contro la media generale di 68,5 anni)

Nei giornalisti cinesi l’ aspettativa di vita scende a 45,7 anni rispetto alla media generale che è pari a 68,5 anni. Lo sostiene una ricerca realizzata dall’ Associazione dei giornalisti di Cina ripresa dal Usa China Daily.

 

La causa, secondo 233grados, è nelle fortissime condizioni di stress in cui essi operano.

 

I  giornalisti soffrono in particolare di fatica eccessiva, insonnia, perdita di appetito e problemi della vista, carenze che causano spesso mal di testa, emicranie, dolori muscolari, stipsi o diarrea.

 

Questo ritmo determinerebbe il fatto che l’ aspettativa di vita sarebbe, secondo la Ricerca, di poco più di 45 anni e l’ età media di un ricovero ospedaliero di 44,2 anni.

 
L’ origine di questo tremendo stress vissuto dai professionisti cinesi sarebbe, secondo lo studio , l’ esagerato senso di responsabilità con cui essi affrontano il lavoro e le situazioni di rischio che a volte lo accompagnano.

 

Ulteriore pressione sarebbe determinata dalla forte competitività che vive il settore. L’avvento di internet – osserva 233grados – ha fatto sì che, sia pure indirettamente, alcuni giornali importanti come lo Shanghai Evening Post abbiano dovuto procedere a robusti tagli. In queste condizioni, i giornalisti sono costretti, per raggiungere e conservare un posto di lavoro ad essere nello stesso tempo scrittori, fotografi ed esperti di video e programmazione web.
 
Secondo lo studio, i giornalisti radiofonici e televisivi subirebbero una pressione maggiore pressione per il loro lavoro, superiore anche di quella sperimentata da chi lavora per la stampa o i media digitali.

 

(Foto: www.offichina.com)

 

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