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Parigi: Iva al 2,1% sulla stampa online

Il governo francese ha deciso di ridurre l’ Iva nel settore dell’ editoria giornalistica digitale al 2,1% (ora è al 19,6%), cioè lo stesso tasso applicato all’ editoria tradizionale, adottando quindi concretamente il principio dell’ eguaglianza fiscale e della neutralità tecnologica.

 

Lo annuncia un comunicato dello Spiil (associazione degli editori online).

 

La decisione del governo è stata comunicata ieri dal direttore dell’ Ufficio di gabinetto del primo ministro francese, ai rappresentanti delle organizzazioni professionali e agli editori. Una iniziativa legislativa in tal senso verrà presa ‘’molto rapidamente’’ e sarà ‘’accompagnata immediatamente da precise indicazioni fiscali’’.

 

Sulla questione della parificazione dell’ Iva le organizzazioni degli editori, fra cui in particolare lo Spiil, avevano aperto un vivace conflitto  arrivando a dichiarare ’’fuorilegge’’ lo Stato.

 

La situazione francese era analoga a quella italiana ((4% di Iva per la carta, contro il 22% per l’ online), ma la forte mobilitazione degli editori, appoggiati in questo dai sindacati dei giornalisti, ha spinto il governo ad adottare finalmente una decisione.

 

Che a questo punto, sottolinea la nota, può costituire ‘’una vera leva di sviluppo’’.

 

Gli editori digitali ‘’salutano il coraggio del governo’’, che così – concludono – manifesta la sua attenzione per ‘’una stampa dinamica, pluralista e inventiva, quale che sia il suo supporto’’.

 

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