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”Emoticonews”, fare informazione con le faccine

Si può informare con le emoticon? Sì e il risultato è davvero molto piacevole.
L’ idea è venuta a Gerardo Lisanti, 23 anni, graphic designer ed illustratore, ideatore e realizzatore del progetto Emoticonews, un sito dove le notizie del giorno vengono tradotte nel linguaggio dinamico e sintetico delle emoticon.

 

La caratteristica principale del tipo di informazione realizzato da Lisanti risiede nella sua capacità di saper sintetizzare la notizie del giorno con poche emoticon, creando così una rappresentazione immediata di un articolo che è comunque sempre consultabile grazie al link che l’autore inserisce sotto la “notizia grafica”.

Nato a Castelgrande, in provincia di Potenza, Lisanti vive da quattro anni a Roma per motivi di studio prima, di lavoro poi. «Ho conseguito la laurea in grafica editoriale presso l’Accademia di belle arti di Roma – racconta in questa intervista a Lsdi – e da poco ho terminato un corso di Art Direction in Advertising allo IED di Roma».

Per capire meglio il suo lavoro Lsdi lo ha intervistato.

 

(a cura di Fabio Dalmasso)

 

 

Quando e perché è nato il sito emoticonews?

 

Il progetto “emoticonews” è nato circa due mesi fa nella forma con la quale si presenta ora, ma è il risultato di un lavoro realizzato da me quasi un anno fa. Il progetto in questione era una raccolta di fiabe rielaborate con il linguaggio delle emoticon. Emoticonews è una sorta di evoluzione di quel lavoro. L’ obiettivo è quello di catturare l’attenzione dell’ utente, dargli lo stimolo di informarsi. É soprattutto un progetto rivolto a noi giovani utenti dei social network, forse un po’  troppo distratti e poco propensi a seguire gli avvenimenti che ci circondano.

Con che criteri sceglie  le notizie da rappresentare?

 

Cerco di riportare la “notizia del giorno”, anche perché solitamente realizzo non più di un’immagine al giorno. A volte capita di avere difficoltà nel trovare una notizia adatta allo scopo, quindi opto per materiale “di repertorio”, non prettamente giornalistico (curiosità, etc…).

 

 

Ha avuto riscontri del suo lavoro?

 

Il primo progetto con le emoticon, di cui le ho parlato sopra, è rimbalzato per un bel po’ in rete. Emoticonews è nato da poco, ma sta già suscitando l’interesse di siti, blog e giornalisti… promette bene insomma. Resta comunque un progetto personale, senza grosse pretese.

 

 

Pensa che un’informazione grafica come la tua possa rappresentare un nuovo modo di fare informazione?

 

Sicuramente l’informazione è condizionata dai mezzi attraverso i quali essa viene propagata. Fare informazione attraverso un quotidiano è sicuramente diverso da fare informazione attraverso internet, dal sito dello stesso quotidiano magari, indubbiamente cambia il modo di proporre e di recepire la notizia.

 

Emoticonews è semplicemente un mezzo di informazione alternativo: la notizia viene tradotta in pochi segni riconoscibili da tutti. É essenzialmente un lavoro di sintesi. La parte informativa vera e propria è comunque delegata al link che accompagnano ogni immagine e che permettono all’utente di leggere l’articolo completo su un sito esterno. L’ immagine funge semplicemente da “esca”.

 

 

Ha seguito dei modelli già esistenti, siti che propongono un’informazione simile alla sua?

 

Dopo aver avuto l’idea ho ricercato in internet se qualcuno l’ avesse avuta prima, ma non ho trovato nulla del genere. Di sicuro le emoticon stanno diventando le protagoniste preferite dei progetti più disparati, dall’app di messaggistica costituita solo da emoticon per l’appunto, al progetto del designer newyorchese Able Parris che inserisce le emoticon nelle fotografie scattate da lui stesso.

 

Ho deciso di provare, finalizzando il tutto, creando il sito e pubblicizzando la pagina Facebook.

 

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