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Direttrice della Scuola di giornalismo di Scienze politiche di Parigi sospesa per plagio

La direttrice esecutiva della Scuola di giornalismo di Scienze Politiche a Parigi, Agnès Chauveau, accusata di plagio dal sito Arrêt sur Images, è stata sospesa dall’ incarico in via cautelare in attesa delle conclusioni di una inchiesta sulla vicenda.

 

“Il plagio in campo giornalistico è un affare molto serio ’’: Bruno Patino, direttore della Scuola di giornalismo di Scienze Politiche a Parigi, ha commentato così in una mail interna inviata a studenti e docenti, le accuse di plagio che hanno raggiunto la direttirice esecutiva, Agnès Chauveau. “La scuola, che insegna la deontologia, non può prendere la cosa alla leggera’’ prosegue Patino. ‘’E’ per questo che, dopo aver larlato con lei, ho sollecitato una valutazione indipendente dei fatti rimproverati alla nostra direttrice esecutiva (…). Nel frattempo, Agnès sarà sospesa dalle sue funzioni’’.
 

Tutto è cominciato – racconta L ‘ Express – dopo che Agnès Chaveau aveva preso in ‘’prestito” un passaggio di un articolo del sito internet Arrêts sur image, durante una sua cronaca radiofonica nel programma Soft Power, su France Culture. Un intervento il cui testo era stato ripresto sul sito dell’ Huffington Post, come esempio di quello che fanno anche altri giornalisti radiofonici.

 

Contattata da Arrêts sur image, la direttrice esecutiva della Scuola ha evocato un ‘’problema di edizione’’, aggiungendo poi un link all’ articolo citato.

 

Ma Arrêts sur images non si è accontantato di questa risposta e ha deciso di passare al setaccio le precedenti cronache di Agnès Chauveau con un programma anti-plagio, Plagiarism Checker. Conclusione: “Su circa la metà dei suoi interventi radiofonici, almeno una frase (e più spesso due o tre) è stata ripresa da una fonte precedente”, accusa Arrêt sur Images. Le citazioni provenivano da articoli di Arrêt sur Images, ma anche di RFI, Mediapart o le Monde.

 

Sentita nuovamente da Arrêt sur images, Agnès Chauveau ha risposto: ‘’Dimentico di citare alcuni giornali ma non lo faccio apposta e farei una rettifica ogni volta che si ponesse un problema’’, spiegando anche che non aveva ‘’il tempo di citare tutte le (sue) fonti’’.

 

Gli studenti della Scuola di giornalismo di Scienze Politiche devono firmare una Carta deontologica la quale prevede, fra l’ altro, che ‘’lo studente non commette plagio, non fa passare il pensiero altrui per il proprio, e cita esplicitamente i colleghi di cui riproduce un testo o anche un frammento di testo di qualche parola’’. La scuola d’ altronde fa filtrare tutto quello che producono gli studenti da un programma che scopre i plagi.

 

La Scuola di giornalismo di Scienze Politiche è stata creata 10 anni fa – conclude l’ Express – e ha formato già 400 studenti.

 

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