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Nasce IRPILEAKS, la wikileaks italiana

 
Parte la prima piattaforma sicura per ‘gole profonde’ in Italia.

 

Usando il sistema di navigazione Tor, grazie al software libero GlobaLeaks, creato dal Centro Studi Hermes per la trasparenza e i diritti umani in rete, Irpileaks permette a chiunque di informare i giornalisti dell’ Investigative Reporting Project Italy rimanendo anonimi e protetti.

 

Sei a conoscenza di illeciti nella pubblica amministrazione, appalti truccati, truffe, frodi, episodi di corruzione, disastri perpetuati a livello ambientale, reti di criminalità organizzata e relativi crimini, abusi e soprusi? Vuoi denunciarli all’opinione pubblica ma temi per la tua incolumità o per possibili ripercussioni sulla tua vita personale e lavorativa? Sei insomma una potenziale ‘gola profonda’ ma non sai come fare? Da oggi puoi svelare informazioni in tutta sicurezza ad una squadra di giornalisti investigativi, i giornalisti di IRPI, primo centro di giornalismo d’ inchiesta transnazionale in Italia.

 

 IRPILEAKS – spiega una nota di Irpi – è la prima piattaforma italiana dedita alla protezione delle fonti e si appoggia a GlobaLeaks, un software libero creato dal Centro Studi Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani in Rete.

E’ uno strumento pensato per chi vuole inviare informazioni ‘confidenziali’ ed ha bisogno di restare anonimo e protetto.

 

“Nel giornalismo investigativo la figura del leaker, cioè della ‘gola profonda’ è fondamentale – spiega Lorenzo Bodrero, il coordinatore di IRPILEAKS – in alcuni casi solo i ‘leaks’ di persone coraggiose possono rivelare comportamenti scorretti di politici o uomini di potere o tentativi di insabbiare informazioni importanti per la cittadinanza.

 

I whistleblowers , che possiamo definire in italiano come ‘vedette civiche’, possono giocare un ruolo fondamentale per quei giornalisti che agiscono come ‘cani da guardia’ della democrazia, tanto più se parliamo di una democrazia alle volte corrotta e ad alto rischio di infiltrazione mafiosa come quella italiana”.

 

L’ Italia è infatti uno di quei paesi dove è particolarmente pericoloso ‘soffiare il fischietto’. IRPILEAKS permette proprio di evitare esposizioni mediatiche o ritorsioni nei confronti di coloro che decidano di farlo.

 

Con la piattaforma di segnalazione IRPILEAKS, costruita grazie al software GlobaLeaks, progettato dal Centro Studi Hermes, è possibile fare segnalazioni in forma confidenziale o anonima. L’anonimità dell’informatore è legata all’ utilizzo di Tor, tecnologia all’ avanguardia per quanto riguarda la protezione digitale dell’anonimato.

 

GlobaLeaks è “la prima piattaforma realizzata in software libero, che ha l’obiettivo di abbattere le barriere che ostacolano la creazione di iniziative di whistleblowing – dice Claudio Agosti, presidente di Hermes -. Abbiamo notato anni fa che la rete avrebbe potuto raggiungere tutte quelle persone che soffrono silenziosamente l’ omertà, che hanno perso la speranza di poter risolvere i problemi che li circondano. La tecnologia non può risolvere di certo questi problemi ma può almeno agevolare la persona che vuole raggiungere chi è disposto ad ascoltarlo e a indagare sul suo caso, per comprendere se è nel pubblico interesse”.

 

Non esiste grande ‘leak’ che non abbia avuto, prima della sua presentazione al pubblico, un grande lavoro giornalistico di ‘fact-checking’ alle spalle – prosegue la nota -. Le informazioni che verranno sottoposte a IRPI tramite la piattaforma IRPILEAKS saranno quindi accuratamente studiate e solo le segnalazioni ritenute di interesse pubblico verranno affrontate e presentate sottoforma di inchieste giornalistiche da veicolare attraverso i media mainstream.

 

Sul sito di IRPI alla sezione INFORMACI troverete tutte le informazioni sul software e una guida sui rischi connessi al leaking e sui comportamenti da adottare per proteggere la propria identità.

 

Per sostenere il progetto, IRPI ha ideato una campagna di raccolta fondi su Indiegogo per coprire i costi di base del progetto, come il noleggio del server sicuro su cui poggia la piattaforma e le spese promozionali per pubblicizzare l’ iniziativa.

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(Per contatti Cecilia Ferrara

www.irpi.eu ; cecilia.ferrara@irpi.eu ).

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