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Dal 2014 parte la la formazione professionale continua degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti: una guida al regolamento

Nel quasi totale silenzio del mondo del’informazione italiano è stato recentemente approvato il regolamento che norma la formazione professionale continua degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Grazie a questo dal primo gennaio 2014 finalmente anche per i tutti i giornalisti italiani scatta l’obbligatorietà della fornazione continua.
 

La necessità di adeguarsi ad una normativa che obbliga tutti gli iscritti ad un ordine professionale ad aggiornarsi e a certificare questi aggiornamenti per mantenere la propria iscrizione all’Ordine era inserita nella riforma delle professioni varata dal governo Monti nell’art.7  de DPR 137/2012, ma ci sono voluti anni per arrivare alla definizione delle regole del gioco per la formazione continua.
 

Ora finalmente queste ci sono. Restano ancora molti punti interrogativi come ad esempio chi sosterrà i costi di corsi e seminari, L’Ordine dei Giornalisti ha stanziato 1,4 milioni di euro per realizzare iniziative di formazione, ma dividendo il fondo stanziato per il numero dei giornalisti itlaiani vengono circa 12 euro a disposizione per iscritto con cui onestamente si può fare poco. Un altro tema per nulla chiaro è che cosa succede a giornalisti che non assolveranno come richiesto alla formazione continua.

 

Ecco il regolamento approvato il 6 novembre 2013

 

 

 

Come funziona la formazione continua ? Ogni iscritto all’Ordine sarà tenuto ad accumulare 60 crediti su un triennio con un minimo di 15 crediti annuali di cui almeno 15 su temi di deontologia. Una cosa interessante è che sara possibile anche l’utilizzo dell’elearning per la formazione ma solo per un massimo di 15 crediti per ogni triennio.

 

Ma come si ottengono i crediti formativi ? I Crediti Formativi Professionali (CFP) si ottengono secondo l’articolo 3 del regolamento attraverso
a) frequenza di corsi, seminari e master;
b) partecipazione agli eventi di cui sopra in qualità di relatore;
c) pubblicazione di libri a carattere tecnico-professionale;
d) insegnamento a livello accademico di discipline riguardanti la professione giornalistica;
e) svolgimento di attività formative a distanza (e-learning) accreditate dalCNOG;
f) frequenza di corsi di aggiornamento sull’utilizzo professionale delle nuove tecnologie;
g) frequenza di corsi di formazione organizzati da aziende, istituzioni pubbliche e private e altri soggetti accreditati dal CNOG.

 

Alla fine del triennio occorrerà documentare all’Ordine regionale di appartenenza l’avvenuto svolgimento della formazione
continua.

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