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Collaborazione intercontinentale: 86 giornalisti di 46 paesi svelano i labirinti dei paradisi fiscali

Il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (International Consortium of Investigative Journalists  – ICIJ) ha diffuso il più grande progetto di giornalismo investigativo realizzato nei suoi 15 anni di storia: “Secrecy For Sale: Inside The Global Offshore Money Maze” (‘’Segretezza in vendita: nel labirinto dei capitali offshore’’).

Attingendo a 2,5 milioni di file segreti, l’ organizzazione ha condotto quella che – secondo l’ ICIJ – ‘’potrebbe essere il più grande esempio di collaborazione giornalistica internazionale  nella storia”.

 

L’ inchiesta ha esplorato il mondo nascosto dei paradisi fiscali, rompendo i segreti di oltre 120.000 società e trust offshore e di quasi 130.000 persone in oltre 170 nazioni. Banche di alto livello come Clariden, UBS e Deutsche Bank hanno permesso ai propri clienti, come l’ inchiesta svela, di avere società nascoste e segrete in molte strutture offshore.

 

L’ inchiesta ha individuato gli affari segreti di migliaia di persone con società nelle Isole Cook, Isole Vergini Britanniche, Singapore, Azerbaijan, Russia, Canada, Pakistan, Filippine, Tailandia, Mongolia e in molti altri luoghi. Medici statunitensi, dirigenti russi, fantasmi di Wall Street, miliardari dell’ Europa orientale dell’ Indonesia, commercianti di armi internazionali e parenti di dittatori che hanno intestato a strutture offshore propri palazzi, yacht, oggetti d’ arte e altre attività, guadagnando vantaggi fiscali e anonimato che “non sono disponibili per la gente media”, sottolinea l’ ICIJ.

 

“Uno strato molto ben pagato di commercialisti, intermediari e altri operatori ha aiutato tutti costoro a nascondere la propria identità e i loro interessi economici, fornendo anche appoggio e riparo in molti casi di riciclaggio di denaro e altri comportamenti illeciti”, puntualizza il Rapporto, aggiungendo che  creatori di meccanismi truffaldini come lo schema di Ponzi tipo Madoff  e altri imbroglioni hanno spesso utilizzato “paradisi fiscali per nascondere i loro giochi e spostare i loro guadagni illeciti.”

 

La raccolta di documenti, secondo l’ ICIJ,  rappresenta la più grande raccolta di informazioni sul sistema off-shore mai ottenuto da una testata giornalistica. La dimensione completa dei file, misurata in gigabyte, è oltre 160 volte più grande dell’ insieme dei files del Dipartimento di Stato Usa diffusi da Wikileaks nel 2010.

 

“I documenti – osserva l’ ICIJ –  illustrano come la segretezza della finanza offshore si sia diffusa in maniera aggressiva sulla superficie del globo, permettendo ai ricchi di evadere il fisco, alimentando la corruzione e le difficoltà economiche in paesi ricchi e poveri”. “L’ attuale crisi bancaria a Cipro è un esempio di come il sistema offshore può influenzare la stabilità finanziaria di un intero paese.”

 

Il ICIJ, fondato nel 1997 come un progetto del Center for Public Integrity, un’ associazione non profit con sede a Washington,  ha lavorato  con 86 giornalisti investigativi di 46 paesi per analizzare i dati con strumenti ad alta tecnologia ma raccontare le cose col fascino della vecchia maniera.

 

L’ organizzazione ha collaborato con i giornalisti di Washington Post, Canadian Broadcasting Corporation (CBC), Guardian e BBC nel Regno Unito, Le Monde in Francia, Süddeutsche Zeitung e Norddeutscher Rundfunk in Germania, e di altre testate.

 

 

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