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Con un ebook sul caso Spampinato tornano le inchieste di ‘’Accade in Sicilia’’

Le inchieste di “Accade in Sicilia” – il sito chiuso dalla magistratura siciliana perché considerato ‘’stampa clandestina’’ e poi riaperto dopo il proscioglimento di Carlo Ruta da parte della Cassazione -, diventano una collezione di eBook monografici. In più, oltre a riproporre le investigazioni e le ricerche storiche più significative del giornale online curato dallo storico, forniranno ai lettori una serie di aggiornamenti e un’ ampia selezione di documenti originali, che fino ad oggi non sono stati mai pubblicati. Documenti che saranno proposti in buona parte in copia digitale.

 

Il progetto viene inaugurato da un lavoro dedicato al caso del giornalista Giovanni Spampinato, di cui nei giorni scorsi è ricorso il quarantesimo anniversario dell’ uccisione.

 

Entro il febbraio del 2013 uscirà poi Giuliano, lo Stato e la mafia, in due eBook di complessive 850 pagine circa, e un testo di testimonianze e documenti sul giornale palermitano “L’ Ora’’, di cui Spampinato era un cronista di punta.

 

Nella ricerca sul delitto Spampinato, già in circolazione, sono riportati i passaggi più significativi dell’inchiesta che è andata snodandosi dal 2002 al 2008 sul giornale on-line, ma sono presentati pure aggiornamenti e una straordinaria selezione di documenti dell’epoca, molti dei quali pubblicati appunto per la prima volta.

 

Nella prefazione dell’eBook, riporta una nota,  si legge:

 

«L’investigazione su questo caso, che ha presentato non poche difficoltà e ha incontrato soprattutto molte resistenze, ha consentito di enucleare un paradigma interpretativo […]. Ha contribuito a sconfessare inoltre i luoghi comuni più resistenti, che vorrebbero archiviare il caso siciliano come una comune vicenda di cronaca nera, priva di implicazioni complesse e causata addirittura da intemperanze del giornalista de “L’ORA”. Dalla documentazione che si è resa disponibile, inclusa quella ufficiale, si evince in realtà con chiarezza che Giovanni Spampinato, nel condurre le proprie inchieste, fece semplicemente il proprio dovere».

 

 

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