Una testata online americana chiude il sito e si affida solo a Facebook

Rockville

Rockville Central, un piccolo sito online del Maryland (Usa), dal primo marzo opera esclusivamente su FB – ‘’E’ inutile fare lo stesso lavoro di informazione su due spazi diversi quando se ne può tenere aperto solo uno. Andiamo dove sta la gente’’, spiega  Cindy Cotte Griffiths, direttrice della testata – ‘’Un esperimento da seguire con attenzione’’, secondo il Nieman Lab

—–

Una testata di informazione locale online del Maryland (Usa), The Rockville Central, sta progettando di abbandonare il sito web per cominciare a uscire esclusivamente su Facebook.

Lo segnala il Nieman Lab. I responsabili del sito dicono di ritenere inutile fare lo stesso lavoro di informazione su due spazi diversi quando se ne può tenere aperto solo uno. ‘’Andiamo dove sta la gente’’, spiega  Cindy Cotte Griffiths, direttrice della testata, che conta su circa 20.000 contatti al mese.

Si tratta di una piccola struttura, ma il Nieman Lab ha dedicato a questa decisione un ampio servizio, ritenendola ‘’importante per le sue vaste implicazioni per il futuro dell’ informazione delle comunità locali’’. Insomma, ‘’un esperimento intrigante, da seguire con attenzione’’, conclude il Nieman.
Cindy Griffiths – osserva 233grados.com – sottolinea con forza i vantaggi di questa scelta, spiegando che  ‘’pubblicare esclusivamente su Facebook significa andare su una piattaforma che ha una audience già assolutamente predisposta a partecipare, ad accedervi via mobile e a consumare contenuti multimediali’’.  E – aggiunge – ‘’permette di risparmiare sulla progettazione, sui server e sulla logistica, che tolgono tempo ai giornalisti’’.

Certo, pubblicare esclusivamente su Facebook secondo Nieman Lab presuppone sottomettere la propria infrastruttura alle condizioni e ai problemi delle installazioni di un terzo soggetto, che ti obbliga a seguire le norme di una azienda che cambia la sua politica della privacy continuamente.

Nonostante questo,  The Rockville Central non ha dubbi. La direttrice spiega: tutti i media cercano di imbarcare la gente di Facebook, e noi stiamo proprio lì’’.