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Link e segnalazioni (30/11-6/12)

Il tramonto dei giornali americani

Richard Rodriguez su Harper’s Magazine. ”Non credo che il declino dei giornali sia stata determinato soltanto dalle tecnologie digitali o da Internet. Le forze che lavorano contro i giornali sono probabilmente così varie e predeterminate come quelle che hanno portato alla Ford Modello T o alla pillola anticoncezionale”.
http://www.cyberjournalist.net/harpers-twilight-of-the-american-newspaper/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+cyberjournalist+%28CyberJournalist.net%29&utm_content=Google+Reader

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Washington Times diventa un quotidiano gratuito

A 30 anni dalla fondazione il Washington Times si trasformerà in un giornale free e con una forte presenza online, concentrandosi sulla politica interna e i problemi culturali, piuttosto che continuare in un vano tentativo di competizione col Washington Post.

http://www.examiner.com/x-15870-Populist-Examiner~y2009m12d3-Washington-Times-to-become-a-free-newspaper

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Continua a diminuire il tempo dedicato ai primi 30 siti online

Come sta accadendo ai principali giornali Usa, anche i grandi siti online del paese stanno registrando un calo nel tempo medio di permanenza degli internauti. In particolare, per il Fox News Digital Network, ad esempio, il tempo medio di permanenza a persona in un mese era di 53 minuti nell’ ottobre del 2008 ed è calato a soli 23 minuti nell’ ottobre di quest’ anno. Sul sito dell’ Huffinton Post il tempo medio è passato dai 26 minuti del 2008 ai 15 di quest’ anno.

http://www.editorandpublisher.com/eandp/news/article_display.jsp?vnu_content_id=1004048285

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Google: i problemi ai giornali non sono colpa nostra, e cercheremo di aiutarli

L’ editoriale che qualche giorno fa l’ amministratore delegato di Google Eric Schmidt ha affidato al Wall Street Journal è leggibile (in inglese) sul sito del quotidiano.

http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704107104574569570797550520.html?mod=WSJ_hpp_MIDDLTopStories

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Ma la controrivoluzione antiGoogle è destinata a fallire

Lo sostiene Harvardbusiness.org, spiegando perché Murdoch ”sta facendo un grosso sbaglio”. Cercare di bloccare Google sarebbe ”intelligente come mangiare una libbra di plutonio”.

http://blogs.harvardbusiness.org/haque/2009/11/why_news_corps_antigoogle_coun.html

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Murdoch respinge qualsiasi ipotesi di aiuti governativi alla stampa e continua a puntare a una internet a pagamento

Lo ha fatto a Washington ”in nome della libertà di espressione”, nel corso di un seminario della FTC (Federal Trade Commission) sul futuro del giornalismo. « La perspective de voir le gouvernement américain devenant directement impliqué dans le journalisme commercial est frigorifiante pour ceux qui défendent la liberté d’expression », a affirmé le président de News Corp.

http://mediawatch.afp.com/?post/2009/12/02/Murdoch-refuse-toute-idee-dune-aide-gouvernementale-a-la-presse-et-mise-toujours-sur-linternet-payant

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È Twitter il termine più usato sul Web nel 2009

Ad “ufficializzare” la popolarità raggiunta dalla piattaforma di microblogging arriva adesso anche un particolare algoritmo, in grado di verificare i termini più popolari nel mondo di Internet, chiamato Global Language Monitor.

http://www.oneweb20.it/03/12/2009/e-twitter-il-termine-piu-usato-sul-web-nel-2009/

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Pirateria: anche la Spagna approva la sua ‘Hadopi’

La tutela del copyright inserita tra i motivi per tagliare la linea internet

http://www.key4biz.it/News/2009/12/01/Policy/pirateria_download_illegale_p2p_Ley_de_Economia_Sostenible_promusicae.html

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Clay Shirky sul futuro del giornalismo

Il suo pronostico: ‘’Le cose vanno in modo bizzarro prima di diventare ragionevoli’’.

http://sustainablejournalism.org/weblog/post/1493/

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Un video per l’edizione turca del New York Times

Realizzato dall’agenzia di Istanbul Imago New Media per il lancio della versione turca del giornale, è sicuramente molto ben fatto

http://www.designerblog.it/post/7746/un-video-per-ledizione-turca-del-new-york-times

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Internet: Multicanalità, con la crisi aumenta l’ utilizzo dei media classici

L’ impatto della crisi economica sulle abitudini degli italiani porterà con tutta probabilità a un aumento dell’utilizzo dei media classici. Un fenomeno che creerà una discontinuità con quanto emerso lo scorso anno dall’Osservatorio Multicanalità, perché se nel 2008 a crescere erano stati soprattutto internet e i nuovi media, nel corso del 2009, prevede il commercial director di Nielsen Cetti Galante, ”ci saranno dinamiche interessanti, con più gente che guarda la televisione”.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/CyberNews/Internet-Multicanalita-con-crisi-aumenta-utilizzo-dei-media-classici_4066338182.html

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Media e advertising, prospettive di ripresa nei prossimi 4 anni

Il rapporto di Pcw, dopo la flessione del 2009, prevede mercato in crescita per i prossimi 4 anni. Italia meglio degli altri paesi occidentali

http://www.b2b24.ilsole24ore.com/articoli/0,1254,24s2403_ART_2183_cmsGDOWEEK,00.html?lw=2403;2

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