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TV: NON FRENATE IL DIGITALE TERRESTRE


L’ Italia corre il rischio che gli editori televisivi oggi in posizione privilegiata ritardino il passaggio al digitale, un’ occasione straordinaria per innovare il nostro sistema della comunicazione – E’ quanto sostiene Francesco Siliato nel libro Televisione digitale – dalle origini al Ddl Gentiloni – Successe già nel 1975, quando venne frenato il forte impulso all’ innovazione che aveva visto centinaia di editori televisivi impegnati sul fronte dell’ emittenza locale e che ci avrebbe consentito di raggiungere la leadership europea – Ora non dobbiamo ripetere quell’ errore

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L’ Italia corre il rischio che gli editori televisivi oggi in posizione privilegiata ritardino il passaggio al digitale, un’ occasione straordinaria per innovare il nostro sistema della comunicazione. �Non siamo nuovi a queste forme di ritardo nell’ innovazione. Successe già nel 1975, quando venne frenato il forte impulso all’ innovazione che aveva visto centinaia di editori televisivi impegnati sul fronte dell’ remittenza locale e che ci avrebbe consentito di raggiungere la leadership europea. Non dobbiamo ripetere quell’ errore.

Questo il tema centrale del libro Televisione digitale – dalle origini al Ddl Gentiloni (Libreria Clup, Milano, 2007, pp. 216, Euro 14,00), di Francesco Siliato*.

Il volume fa il punto sullo stato dell’arte del passaggio al digitale, ne ripercorre le origini, ne illustra le istanze sociali ed economiche, ne analizza la normativa che lo frena e quella che potrebbe facilitarlo, partendo dall’ assunto che  l’Italia ha bisogno di innovazione e che la televisione digitale è un’occasione straordinaria per innovare il sistema della comunicazione del nostro Paese.

Richiesto dalla Comunità europea, il passaggio dall’analogico al digitale riguarda tutti i Paesi, i quali dovranno effettuare lo switch off al digitale delle loro reti televisive entro il 2012.
L’Italia è stato uno dei primi Paesi ad iniziare le trasmissioni in digitale, prima con Tele+ quindi con la televisione digitale terrestre, poi ha frenato. Il libro analizza le cause delle spinte e dei freni all’innovazione digitale. Ri cordando come il paese non sarebbe nuovo a queste forme di ritardo all’innovazione. Già nel 1975 – rileva Siliato – venne frenato un forte impulso all’innovazione che ci avrebbe portato a detenere la leader europea nello sviluppo del sistema televisivo via cavo. In quell’occasione centinaia di liberi imprenditori locali collegarono i condomini ad una loro rete televisiva via cavo per mandare in onda trasmissioni espressamente legate al territorio. Furono fermati in nome del monopolio delle Telecomunicazioni, e l’Italia perse una grande occasione di sviluppo. Non bisogna ripetere quell’errore,  è la tesi del libro.

Alla luce di quanto avvenuto occorre quindi oggi procedere speditamente con l’innovazione digitale senza accettare freni allo sviluppo. Freni che non riguarderebbero soltanto la tecnologia, ma l’intero sistema delle comunicazioni, incluso l’aumento della forza lavoro destinata ad operare in un sistema della comunicazione più aperto; l’ampliamento del numero di editori che potranno fornire contenuti nel nuovo sistema digitale; l’incremento del pluralismo delle voci nel nostro sistema della comunicazione.

Il libro di Francesco Siliato presenta un ampio excursus della situazione storica. Presenta lo stato dell’arte del passaggio al digitale nelle regioni Sardegna e Val d’Aosta, e più in generale la presenza, l’uso ed il consumo di televisione digitale. Il libro analizza anche gli sviluppi della tv digitale nei principali Paesi europei con particolare attenzione all’affermarsi del modello inglese.

Televisione digitale affronta anche gli aspetti normativi italiani ed europei che sovrintendono al passaggio alla tv digitale. In questo contesto il disegno di legge del Ministro Paolo Gentiloni si presenta come una armonica mediazione tra gli interessi di chi opera con successo nella televisione analogica e le possibilità di sviluppare un sistema digitale più ricco, per il telespettatore come per le imprese e per il lavoro creativo dei giovani.
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*Francesco Siliato (Siracusa, 1948) è partner dello Studio Frasi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Politecnico di Milano, Facoltà del Design. Giornalista, è titolare della rubrica Zapping de Il Sole 24ORE. Ha collaborato con Giovanni Cesareo alla rivista trimestrale Ikon dell’Istituto Agostino Gemelli. Ha collaborato con Paolo Murialdi ed ha coordinato la rivista Problemi dell’informazione edita da Il Mulino e da lui diretta,. Ha diretto il mensile Electronic Mass Media Age; dirige la testata telematica Frasix–Osservatori e scenari su media, piattaforme digitali e pubblicità. Fa parte del Comitato Nazionale Italia digitale, istituito dal Ministero delle Comunicazioni. È membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Ugo Bordoni. È autore di numerosi saggi sul sistema della comunicazione e sui meccanismi dei media

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