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Strategie “pro-am” per il gruppo Gannett

Anche il gruppo Gannett, uno dei colossi dell’informazione Usa, si apre al giornalismo partecipativo. Lo confermano le anticipazioni sulle nuove opzioni in arrivo, le quali «consentiranno ai lettori di interagire tra loro e di dare una mano ai giornalisti». In attesa dei dettagli operativi, la particolarità stavolta sta nell’approccio unificato: a partire dal primo maggio il re-styling interesserà tutti i siti delle 90 testate (incluso USA Today) nonchè delle stazioni Tv del conglomerato. Più che sul citizen journalism, l’accento viene posto sull’integrazione “pro-am” (professional-amateur), come ha spiegato Michael Maness, uno dei vice-presidenti: «I pro fanno il lavoro duro e costruiscono struttura e contesto, poi arriva il pubblico a riempire il tutto». Agenzie d’investimnto come Merrill Lynch applaudono la manovra di Gannett, fidando che possa generare un incremento di entrate e profitti. Fiducioso appare anche il Prof. Jeff Jarvis di buzzmachine.com: «Mi piace il fatto che qui non si tratta soltanto di risparmiare denaro, ma anche di salvare il giornalismo».

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