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PUNTA SULLA QUALITA’ LA SECONDA GENERAZIONE DI GIORNALI GRATUITI

La ‘’guerra’’ di Danimarca – Una sessione del 14/o World Editor Forum sarà dedicato alle novità sul piano della free press – Dal 3 al 6 giugno a Città del Capo in programma anche il 60/o Congresso dell’ Associazione mondiale dei giornali (World Association of Newspapers, WAN)

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Sta per venire alla luce una seconda generazione di giornali gratuiti, che punteranno a competere con i quotidiani tradizionali a pagamento anche sul piano della qualit� e a rimodellare il giornale come ‘’uno strumento di grande diffusione, in grado di fare concorrenza alla tv e alla rete in termini di lettori’’.
La questione sarà al centro di una delle sessioni di lavoro in cui si articolerà il 14/o World Editors Forum, in programma dal 3 al 6 giugno a  Città del Capo.

Parallelamente al Forum – che affronta soprattutto questioni di carattere editoriale – si terrà nella città sudafricana anche il 60/o Congresso dell’ Associazione mondiale dei giornali (WAN), incentrato soprattutto sulle strategie industriali e di prodotto.

Si tratta di uno dei principali incontri annuali della stampa mondiale, a cui sono attesi oltre 1.500 fra editori, dirigenti editoriali, direttori e redattori capo di giornali di ogni parte del mondo. Fra gli altri interverrà lo scrittore e giornalista Mario Vargas Llosa, mentre verrà presentato anche il Primo ‘Newsroom Barometer’, una analisi del futuro dei giornali e delle strategie dell’ editoria mondiale realizzata da Zogby International e da Reuters.

Il programma aggiornato è su www.wan-press.org/capetown2007/fr.

La ‘’guerra’’ della free press
La sessione del WEF dedicata alla free press – non solo quotidiani generalisti, ma anche le testate sportive ed economiche – vedrà l’ intervento di due redattori capo di giornali della Danimarca, un paese in cui è in corso una durissima ‘’guerra’’ dei gratuiti contro quelli a pagamento. Si tratta di sette testate free, che vengono distribuite sia nelle case che nel centro della città e sui trasporti pubblici.

Il catalizzatore di questa guerra – spiega la WAN   – è stato l’ annuncio da parte del gruppo islandese Dagsbrun del prossimo lancio di un quotidiano gratuito di qualità in Danimarca che sarà distribuito direttamente in 500.000 case.  Le imprese editoriali danesi hanno reagito lanciando dei propri quotidiani gratuiti consegnati a domicilio, battendo così sul mercato il nuovo venuto. Complessivamente, il paese vede 2 milioni di copie di quotidiani gratuiti su una popolazione totale di 5 milioni di abitanti.

Tra gli oratori di questa sessione figurano Toger Seidenfaden, redattore capo di Politiken (quotidiano a pagamento), e David Trads, caporedattore del gratuito di qualità  Nyhedavisen, ed ex capo dell’ edizione danese di Metro, che rappresenta le due generazioni di gratuiti.
Con loro anche Ben Rogmans, co-fondatore dell’ olandese Dagblad De Pers, capofila della free press di qualità nel mondo, che considera i quotidiani gratuiti come l’ avvenire dei giornali generalisti mentre quelli a pagamento sarebbero destinati a diventare delle pubblicazioni specializzate e di nicchia di alta qualità.

L’ integrazione web-carta

Al centro del Forum anche la questione dell’ integrazione delle redazioni.

Mike van Niekerk, capo delle redazioni del gruppo australiano Fairfax Media, ritiene che non sia il caso di avanzare troppo velocemente in questo processo (‘’è una rivoluzione – spiega – ma bisogna affrontarla come una evoluzione’’). Con lui  ne discuteranno Jonathan Landman, caporedattore aggiunto del New York Times, William Lewis, capo della redazione del Daily Telegraph nel Regno Unito e Jennifer Carrol, vice presidente della sezione Contenuti dei nuovi media de gruppo Usa Gannett.

In due quotidiani metropolitani di Fairfax, The Sydney Morning Herald e The Age, questo processo è cominciato quattro anni fa ed è ancora in corso. Secondo M. van Niekerk, la principale difficoltà sta nel modificare la cultura dei dipendenti, in modo che ciascuno comprenda che ‘’alla fine, un giornale è una equipe di media” che fornisce informazioni a tutto campo e in ogni momento su differenti piattaforme mediatiche.
Una volta che questo dato sia divenuto chiaro, la sfida è attrezzare i cronisti a produrre articoli e servizi per tutte le piattaforme. Van Niekerk tratterà anche le questioni legate ai flussi della produzione e al modo con cui i giornalisti – tanto quelli professionisti che i cittadini – contribuiscono alla realizzazione dei giornali.

Gli altri temi del Forum
  La presentazione del primo “Barometro delle redazioni’’, un sondaggio esclusivo per il WEF realizzato da Zogby International e Reuters, con analisi sulle strategie redazionali.
  Una sessione dedicata al cosiddetto UGC (User Generated Content), i materiali prodotti dai cittadini. Interverranno Adam Pasick, il giornalista di Reuters incaricato di seguire il mondo virtuale di Second Life, Rebecca MacKinnon, Co-fondatrice di Global Voices (Usa), Richard Sambrook, direttore di BBC Global News, e Didier Pillet, direttore giornalistico di Ouest-France.
  ‘’Lezioni’’ di grafica della prima pagina a cura di Al Trivino, direttore artistico del Times di  Londra e Don Wittekind del Poynter Institute (Usa). La sessione sarà presieduta dal celebre designer Mario Garcia.
  Una sessione sul modo con cui i media nazionali e internazioni seguono le vicende dell’ Africa.
   Une sessione presenterà poi sei esempi di cooperazione fra giornali, con l’ intervento di  Ko Yamaguchi (agenzia Kyodo), Eric Newton (Fondazione Knight), Marcel van Lingen (Olanda),  Pana Janviroj (Asia News Network), Grzegorze Piechota (Gazeta Wyborcza) e Jovial Rantao (Sunday Independent e Star,  Sud Africa).

Quotidiani-magazine?
Fra i vari argomento al centro dei lavori, il Congresso, affronterà anche il processo di ‘’settimanalizzazione’’ dei giornali. Il magazine è il futuro dei quotidiani? è la domanda al centro di una delle sessioni di lavoro, centrata sull’ esperienza di Osterreich, un quotidiano tabloid a colori, lanciato nel settembre 2006 in Austria, uno dei mercati europei dove il processo di concentrazione della stampa è più forte.

Ne parlerà Gert EDlinger, direttore editoriale del quotidiano, che associa stile del magazine e quello del quotidiano offrendo fra l’ altro una serie di supplementi su carta: non si tratta dei tipici inserti da rivista, ma delle sezioni quotidiane che trattano le principali notizia di attualità e che vengono impaginate e stampate con le altre sezioni del giornale.

Per la stampa, il giornale utilizza contemporaneamente un sistema a caldo e uno a freddo e spiega di essere il primo ad utilizzare questa tecnologia. La qualità eccellente della carta permette di attirare una nuova fascia di prodotti di lusso e nuovi inserzionisti che insistono sulla qualità magazine per i loro annunci.
Edlinger presenterà il caso Osterreich nel corso di una sessione del Congresso dedicata al Progetto SFN (Shaping the Future of Newspapers) che esaminerà, fra l’ altro, i nuovi prodotti tipografici e le migliori strategie per la riorganizzazione delle aziende editoriali in vista della realizzazione di un giornale multipiattaforma.

World Digital Media Trends
WAN presenterà, oltre al tradizionale Trends In Newsroom (aggiornato al 2007),  una nuova pubblicazione, “World Digital Media Trends”.
Il Rapporto (maggiori informazioni qui ), spiega Timothy Balding, CEO di WAN, ‘’nasce dal bisogno di avere a disposizione analisi e profili per contestualizzare i dati che via via vengono forniti e per consentire agli analisti dei media di ottenere un panorama completo delle occasioni che le tendenze del settore possono fornire’’.

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