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FREE PRESS: BRUTTI SEGNALI DALLA SVEZIA


Per la seconda volta consecutiva il presidente del gruppo Metro, Tomberg, annuncia risultati economici negativi – Ma in Olanda il 73% dei lettori considera i giornali gratuiti ‘’prodotti di qualità’’ – Intanto in Francia, dopo l’ esperienza giapponese di Hot Pepper, nasce Top Ticket’s, un mensile gratuito che offre buoni sconto per ristoranti e negozi convenzionati

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Nei giorni scorsi Pelle Tomberg, PDG del gruppo internazionale Metro, ha annunciato per la seconda volta consecutiva dei risultati in calo per il suo gruppo, spiegando che i ricavi netti su scala mondiale sono precipitati dell’ 80%, scendendo a 676.000 euro. E le sue azioni hanno seguito, perdendo il 5% dopo essere già scese del 30% dopo gennaio.

Secondo Tomberg – sottolinea Jean-Baptiste Chabrier in un post sull’Observatoire des médias , è soprattutto a livello del mercato svedese che si incontrano delle difficoltà. La eccessiva concorrenza degli altri quotidiani gratuiti locali ha fatto scendere il fatturato trimestrale da 28,3 a 27 milioni di euro. Ma sfortunatamente per Metro – aggiunge Chabrier -, le difficoltà non si fanno sentire solo a livello nazionale. Il lancio di Metro negli Usa non procede e il giornale ha perso due milioni di euro nel secondo trimestre. E anche in Francia, in generale, i gratuiti non vanno bene…
 
Al di là dei risultati economici, comunque, il settore della free press cresce anche nella percezione dei cittadini. In Olanda, ad esempio, una ricerca della Daphne Communication Management BV, il 73% delle persone – uomini e donne – interpellate hanno detto di ritenere I giornali gratuiti olandesi come ‘’un prodotto di qualità’’. La ricerca – spiega un articolo di editor’s weblog – è stata condotta interpellando 1,015 persone fra i 16 e i 64 anni.

Il 25% di essi considera i gratuiti buoni ma inferiori ai giornali a pagamento, e il 2% sostiene che essi non fanno giornalismo di qualità. In termini di popolarità, Metro è in testa alla lista, seguito da Spits, Dag, e de Pers.

Stando al sondaggio, i lettori di Dag impiegano il maggior tempo (18.2 minutes) nella lettura dei gratuiti, mentre quelli di Metro ne leggono con interesse almeno la metà delle pagine.  (Publicitas/IFRA Executive News Service via the Editors Weblog)

Intanto,mentre anche in Israele nasce un nuovo quotidiano gratuito, Israel Hayom, con una prima tiratura di 150.000 copie (come rileva qui l’ EJC) , in Francia, il Gruppo TF1 ha deciso di associarsi col fondo di investimento Artémis (LVMH) e il giapponese Recruit per lanciare un mensile urbano gratuito collegato a un sito internet.

La notizia viene data da Jean-Baptiste Chabrier in un altro post sull’ Observatoire des médias.

La testata si chiamerà Top Ticket’s  e il gruppo avrà un capitale sociale di 40 000 euro, con TF1 e Artémis in possesso ciascuno di un 45% e il restante 10% nelle mani di Recruit.

Il lancio in Francia avverrà contemporaneamente in due città, Grenoble e Rennes,  e il magazine sarà distribuito, a partire da settembre, in circa 100.000 copie.
Top Ticket’s dovrebbe essere l’ equivalente di Hot Pepper, il giornale gratuito pubblicato in Giappone da Recruit e che contiene fra l’ altro vari coupons per ristoranti locali e saloni di bellezza.

Il princpio è semplice: far pagare i commercianti per in serire le loro offerte  promozionali, in modo da generare del traffico nei loro negozi.

Hot pepper, in Giappone, contiene fra i 6 e i 9 coupon per pagina, di colori diversi, ed è distribuito in 49 città del paese. E’ molto popolare fra i giovani e questo spiega perché la holding ha scelto Rennes e Grenoble, che sono città universitarie. Si può supporre in effetti che i giovani studenti squattrinati possano essere particolarmente interessati a questi sconti. Oltre alle riduzioni, il mensile consente comunque di essere informati sull’ apertura di nuovi ristoranti.  Il successo è stato tale che la società Recruit si è associata con Nippon Television Network, per creare un servizio di diffusione di buoni sconto attraverso la Tv digitale terrestre su cellulare.

TF1 s’ impegna in un settore che  i giornali gratuiti  non avevano ancora toccato molto, la pubblicità molto locale. IL macellaio del quartiere potrà mettere il suo buono scontoi e il cinema il suo biglietto a 5 euro. Chi rischia di soffrire per questo arrivo sono le radio di quartiere e gli altri giornali gratuiti, come La Griffe o Kostar a Rennes. Essendo sicuro il successo nelle città scelte TF1 non rischia affatto. Lanciato in 170 000 copie nel luglio 2000 a Niigata e Nagaoka, oggi Hot Pepper supera oggi i 5,5 milioni di copie.

Il modello gratuito – conclude Chabrier – va dunque ancora più lontano. Prima si fornivano delle informazioni al lettore per fargli prendere il giornale, ma ora in più gli si dà degli sconti affinché essi accettino di conservarlo. A quando un giornale gratuito con una banconota all’ interno per attirare il consumatore?

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