Copyright violato o libera circolazione di news?

Sarebbe la «presenza capillare della telematica, assai più diffusa che altrove e comunque molto meno costosa» a provocare la crisi dei grandi media in Francia. Secondo un editoriale di Zeus News il «degrado dei bilanci è stato sensibile: dalla fine degli anni ’70 ai giorni nostri si sono persi oltre 800mila lettori». Da qui le pressanti accuse contro portali e aggregatori di news online, oltre che blogger vari: nel 2005 Google è stato querelato (in Usa) dall’Agence France-Press per aver rilanciato notizie tratte dai propri lanci, con richiesta di risarcimento pari a circa 13 milioni di euro. Pur se recentemente si è giunti ad accordi formali per evitare il ripetersi e le ricadute di queste situazioni, «la strada della definizione è ancora lunga ed irta di ostacoli»—anche perché sia la querelle legale sia la (presunta) violazione del copyright sembrano protrarsi indefinitamente. Di certo la situazione, con l’aggiunta di altri siti che difendono i propri diritti su certe immagini incluse nelle ricerche di Google, non agevola la tanto attesa integrazione tra old & new media. Ancor meno l’avvento del giornalismo partecipativo e i tipici rilanci a tutto tondo della blogosfera. Pur senza arrivare agli estremi suggeriti dall’editoriale in questione, si tratta di faccende spesso sottovalutate ma che meritano attenta riflessione—oltre a seguire gli sviluppi della vicenda specifica.