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PROTESTE CONTRO UNA PROPOSTA DI LEGGE SULLA STAMPA IN RUSSIA

Potrebbero essere definite ‘’estremiste’’ e costare fino a tre anni di reclusione le critiche dei media ai funzionari pubblici – La WAN (l’ Associazione mondiale dei giornali) chiede a Putin di bloccare la proposta

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Documento senza titolo

La WAN ha chiesto al governo russo di abbandonare una proposta di legge che prevede fino a tre anni di reclusione per i giornalisti che criticano funzionari pubblici e li definisce ‘’estremisti’’.

In una lettera al presidente Putin la Wan (l’ associazione mondiale dei giornali, che rappresenta gli editori e gli uffici di direzione di oltre 18.000 quotidiani e di una ventina di agenzie di ogni parte del mondo) rileva che la legge “indebolirebbe fortemente il ruolo della stampa e condurrebbe a una sempre maggiore autocensura’’, aggiungendo che l’ indeterminatezza delle norme ‘’potrebbe indurre i funzionari pubblici a interpretarle come meglio essi ritengono consentendo di colpire i loro critici’’.further undermine the role of the press to inform the public and lead to even greater self-censorship than already exists.” The Paris-based organisations said the vague language of the law “would allow public officials to interpret the law as they please and effectively target their critics.”

La legge (‘’contro l’ attività estremista’’) è stata approvata dalla Duma l’ 8 luglio e deve ora passare al’ esame della camera alta, il Consiglio della Federazione, prima di esserepromulgata dal presidente Putin.

La legge estende la definizione di estremismo alle accuse dei media contro I funzionari dello Stato e prevede la reclusione fino a tre anni e la sospensione o la ciusura della testate.

Nella sua lettera a Puntin, Wan ricorda al presidente i suoi impegni ufficiali a sostenere la libertà di stampa espressi durante il Congresso mondiale dell’ associazione che si è svolto a Mosca ai primi di giugno, sottolineando che l’ approvazione di quella legge costituirebbe ‘’una chiara violazione del diritto alla libertà di espressione’’.

Il testo della lettera è qui: http://www.wan-press.org/article11428.html .

 


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