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IN ALLARME I QUOTIDIANI ON LINE PER IL NUOVO ‘MOTORE’ DI GOOGLE


Ori Allon, l’ inventore di Orion

Orion, il nuovo e più sapiente algoritmo di Google, rischia di allontanare gli utenti dai siti online dei quotidiani e, quindi, dalla pubblicità? – I timori per questa presunta nuova ‘’minaccia’’ al centro anche del World Editors Forum di Mosca.
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”Giornali attenti! Google sta rivoluzionando la ricerca’’. L’ allarme arriva da Editorsweblog in un articolo (Newspapers beware! Google to revolutionize search) relativo ad un nuovo programma di ricerca che Google ha acquisito. Si chiama Orion ed è stato messo a punto da Ori Allon, uno studente australiano di 26 anni, che è stato immediatamente assunto da Google.

‘’L’algoritmo – spiega Giacomo Dotta su webnews.html.it – è stato ribattezzato Orion, nome derivante presumibilmente più dalla combinazione di nome e cognome dello scopritore che non dall’omonima costellazione. Secondo quanto emerso nei mesi passati, quando per la prima volta si iniziò a parlare delle mirabolanti potenzialità dell’algoritmo, grazie a questo nuovo sistema è possibile raggiungere una risposta ottimale in fase di ricerca ottenendo un nuovo tipo di risposta basata su concetti contestuali e tali da pilotare l’utente con più rapidità e precisione verso quanto ricercato’’.

‘’Se il potenziale di Orion sarà confermato in fase di implementazione – aggiunge Dotta -, il tutto si tradurrebbe presto in una nuova importante macchina da soldi in quanto la capacità di restituire risultati ottimizzati apre la strada a sponsorizzazioni di maggior efficacia e dona al motore importanti punti di vantaggio rispetto alla concorrenza’’.

Orion – spiega il sito www.wintricks.it – ‘’è uno dei più promettenti sistemi di ricerca testuale sul mercato, in grado di migliorare la pertinenza dei risultati di ricerca inquadrando il sito di interesse in un network di spazi web vicini per “senso” e “argomento”.


“Con questo nuovo algoritmo si è in grado di aumentare la precisione delle ricerche testuali”, dice il giovane Allon. “Orion dà modo di sapere con precisione la pertinenza della nostra ricerca perché estrapola le parole chiavi associate alla chiave di ricerca”, spiega il creatore, “così da offrire una profondità di ricerca molto più elevata”.

Gli utenti così non sono obbligati a passare sui siti selezionati: attraverso i brani evidenziati con molta maggiore pertinenza possono capire subito se quelle informazioni li interessano o meno e quindi decidere se andare o meno su quel determinato sito.

Ma perché questo nuovo programma potrebbe essere potenzialmente devastante per i giornali? Per questioni legate al meccanismo della pubblicità oniline, quello che fornisce i soldi ai siti web dei giornali. Se la gente è soddisfatta dell’ abstract che gli presenta Orion non sarà più spinta a cliccare sul link e a passare sul sito dei giornali, che avrebbero quindi delle ‘’visite’’ in meno.
Mentre al contrario, mantenendo più utenti sul suo sito, Google beneficerà di ancora maggiori entrate pubblicitarie.

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Era quindi naturale che la preoccupazione del mondo dei quotidiani e il ruolo sempre più complesso dei motori di ricerca e dei news aggregator diventasse uno dei temi centrali del World Editors Forum, in programma a Mosca dal 4 al 7 giugno prossimo.

‘’Portali web e agenzie di stampa. Nuove minacce ai giornali?’’. Questo il titolo di uno degli incontri di lavoro del Forum. Nathan Stoll di Google e Neil Budde di Yahoo!, con Pierre Louette, amministratore delegato di Agence France-Presse, e Dean Wright, vicepresidente e della Reuters, analizzeranno se i giornali siano costretti a rivedere i propri modelli industriali a causa della competizione con il mondo online e, dall’ altra parte, se le agenzie di stampa e i nnews aggregator finiranno per dominare i notiziari su internet.

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