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IFEX: ULTIME DAL MONDO

– Cina: si teme per la libertà di stampa ai giochi olimpici
– Pen lancia una campagna contro il reato di diffamazione
– Russia: la censura sull’ informazione ambientale mette in pericolo la saità pubblica

– India: la società civile ottiene l’ accesso all’ etere




Documento senza titolo

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1 – CINA: TIMORI PER LA LIBERTA’ DI STAMPA AI GIOCHI OLIMPICI

Mentre la Cina si prepara ai giochi olimpici dell’estate del 2008, un crescente numero di associazioni membri di Ifex sono preoccupati che la copertura mediatica dell’evento non sia limitata e che i giornalisti cinesi che si occupano di questioni politiche siano presi di mira nel corso delle olimpiadi e dopo. Il 5 novembre il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) ha incontrato in Svizzera dei rappresentanti del Comitato Olimpico, e ha chiesto loro di esercitare pressioni sulla Cina perché mantenga la promessa di “assicurare che tutti i giornalisti, cinesi e stranieri, possano coprire ogni aspetto dei giochi senza ostacoli o timori”.
Il Comitato ha evidenziato come, nel dossier che presentava la candidatura di Pechino nel 2001, la Cina avesse fornito rassicurazioni esplicite sulla libertà di accesso di tutti i giornalisti agli eventi. La situazione della libertà di stampa, dal 2001 ad oggi, sembra però essere peggiorata, e 31 giornalisti sono ancora in carcere per accuse legate al loro lavoro.
Lo scorso anno, inoltre, il governo cinese ha introdotto nuove limitazioni per i media, che impediscono ai giornali locali di seguire le vicende della capitale, e vietano di diffondere in Cina notizie che “mettano in pericolo la sicurezza nazionale, la sua reputazione e i suoi interessi”. Sono inoltre puniti i giornalisti che diffondono notizie sull’esplosione di malattie, catastrofi ambientali, attentati terroristici.
Il CIO ha assicurato che si impegnerà per far rispettare gli impegni presi dalla Cina ed esaminerà i casi riportati dal CPJ.

– RSF : http://www.rsf.org/article.php3?id_article=19781
– CPJ : http://www.cpj.org/news/2006/asia/china15nov06na.html
– Human Rights Watch : http://hrw.org/english/docs/2006/10/06/china14347.htm
– FCCC : http://www.fccchina.org/what/newmelinda.html

2 – PEN LANCIA UNA CAMPAGNA CONTRO LA DIFFAMAZIONE PENALE

Il Comitato degli scrittori in prigione del PEN ha appena lanciato una campagna per attirare l’attenzione sugli scrittori che in tutto il mondo sono in prigione o che rischiano l’arresto con l’accusa di diffamazione.
L’associazione sta spingendo perché i paesi trasformino le leggi che considerano la diffamazione come un reato penale in civile, e eliminino il termine “insulto” da tutti i codici penali.  Nell’elenco dei casi di violazione della libertà di espressione in tutto il mondo, compilata tra gennaio e giugno 2006, il PEN ha recensito 96 casi di scrittori che sono già stati incarcerati o potrebbero esserlo in breve tempo con accuse di rilevanza penale.
Per lanciare la campagna, che proseguirà fino al prossimo aprile, l’associazione ha messo in luce cinque casi in Cina, Egitto, Etiopia, Messico e Turchia. Si tratta delle storie di Hrant Dink, caporedattore in Turchia, del giornalista etiope Wesenseged Gebrekidan, della reporter messicana Lydia Cacho, del “cyberdissidente” cinese Yang Xiaoqing e dei giornalisti egiziani Ibrahim Issa e Sahar Zaki.
I membri del PEN si sono impegnati a scrivere appelli, pubblicizzare i casi e organizzare incontri in appoggio. Inoltre l’associazione coordinerà una serie di azioni ogni mese incentrate su diverse regioni dove le leggi penali sulla diffamazione sopprimono la libertà di espressione.

– WiPC : http://www.internationalpen.org.uk/
– Definire la diffamazione : http://www.article19.org/pdfs/standards/definingdefamation.pdf
– Comité mondial pour la liberté de la presse : http://www.wpfc.org/CampaignAgainstInsultLaws.html
– FIJ :

http://www.ifj-asia.org/files/ifj_defamation_lr.pdf

3 – RUSSIA: LA CENSURA SULL’INFORMAZIONE AMBIENTALE METTE IN PERICOLO LA SANITA’ PUBBLICA

La reticenza del governo russo ad informare i cittadini sull’inquinamento, le contaminazioni alimentari e i rifiuti nucleari mette gravemente in pericolo la vita di milioni di persone, secondo quanto rivela un rapporto di ARTICOLO 19 intitolato “Zona proibita: l’accesso all’informazione ambientale in Russia”.
Il documento dimostra come le autorità russe neghino l’accesso alle informazioni di carattere ambientale. Il rapporto constata come in Russia un numero altissimo di persone vivono vicino a centrali nucleari che emettono un numero altissimo di radiazioni.
Ad esempio, nelle regioni vicino alle istallazioni nucleari di Mayak, negli Urali, ARTICOLO 19 ha segnalato tre incidenti nucleari che hanno causato una elevata incidenza di cancro, e malformazioni congenite. Tuttavia, le autorità locali hanno negato l’esistenza del problema e rifiutano di rendere pubblici i dati.
Secondo le statistiche dello scienziato russo Alerei Yablokov, 300mila persone in media muoiono ogni anno in Russia a causa di problemi ambientali.
I giornalisti e gli attivisti che si occupano di questi temi sono perseguitati dalle autorità, mentre gli scienziati che tentano di dimostrare la pericolosità dei rifiuti nucleari e delle radiazioni sono etichettati come “spie” e gettati in prigione.

Il rapporto: http://tinyurl.com/yj6wjr

– ARTICLE 19 : http://www.article19.org
– Amnistie Internationale : http://web.amnesty.org/pages/rus-161105-action-eng
– Bellona : http://www.bellona.org/subjects/Nuclear_Russia

4 –  INDIA: LA SOCIETA’ CIVILE OTTIENE L’ACCESSO ALL’ ETERE  

Il governo indiano ha appena approvato una nuova legge che autorizza le organizzazioni non governative a presentare, per la prima volta, le domande di permesso per l’utilizzo di stazioni radio comunitarie, secondo quanto riporta l’Associazione mondiale dei radiodiffusori (AMARC).
Secondo un comunicato del governo, una stazione radio comunitaria “dovrà essere concepita per servire una comunità locale ben definita e le trasmissioni dovranno rispondere ai bisogni educativi, sociali e culturali della comunità”. Il ministro dell’informazione e della radiodiffusione, P.R. Dasmunshi, ha dichiarato che questo significa che le trasmissioni delle ONG non potranno occuparsi di questioni politiche e di affari pubblici.

– AMARC : http://www.amarc.org/
– OneWorld : http://southasia.oneworld.net/article/view/142618/1/
– Rapporto del PNUD/UNESCO sulle radio comunitarie in India http://www.undp.org.in/events/CRadio/Bgnd_Nt_Cmmty_Rdio.pdf
– Community Radio Network : http://www.communityradionetwork.org/


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