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Cohen: l’ alternativa è costruire dei media indipendenti

Jeff Cohen, fondatore di Fair e autore di ”Cable news Confidential” (il racconto visto dall’ interno, di cosa non va nel mondo dell’ informazione), mette in guardia: non prendete per oro colato quello che vi raccontano i grandi media – Una intervista su Znet-Italia

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Il messaggio principale è: non prendete per oro colato quello che vi raccontano i grandi media. Secondo messaggio: mettete su media indipendenti. In una intervista tradotta in italiano da Znet-Italia, Jeff Cohen, fondatore di Fair (Fairness and accuracy in reporting) e autore di “Cable News Confidential: My Misadventures in Corporate Media” , spiega il senso del suo ultimo libro, appena uscito per la PoliPointPress.

”E’ – precisa Cohen – un racconto di cose viste dall’interno a proposito di ciò che non va nell’informazione TV — il sensazionalismo, la timidezza, la censura, lo chauvinismo, la paura di offendere i conservatori — basato sui miei anni alla CNN, a Fox News e a MSNBC. Ho fondato il gruppo progressista di monitoraggio dei media FAIR nel 1986; in un decennio ho cominciato ad apparire regolarmente come un esperto di informazione televisiva. Pochi critici dei media hanno avuto una simile esperienza dall’interno sui grandi mezzi di comunicazione. Si sente spesso parlare di grandi veterani dell’informazione televisiva “disillusi” a proposito dei network dell’informazione. Io non mi sono mai fatto “illusioni”. Sono entrato dentro tenendo gli occhi ben aperti. Mi aspettavo poco di buono, e ne ho trovato anche meno. Per via di una serie di colpi di fortuna, mi sono immerso sempre più a fondo nel ventre della bestia mediatica — finché, alla fine, ero produttore responsabile di MSNBC per lo spettacolo di prima serata di Phil Donahue, alla vigilia della guerra in Iraq.

Dopo aver fatto nera Fox News, ho alcuni gustosi aneddoti su gente di destra con cui ho discusso sulla tv via cavo: Buchanan, Novak, Sununu, Hannity, O’ Reilly, Falwell, etc. Ann Coulter si è rifiutata di incontrarmi.

Il libro presta molta attenzione alla faziosità e alla soppressione di notizie a cui ho assistito a MSNBC — gestita dalla più grande televisione del nostro paese, la NBC — nel processo che portò alla guerra. Ai sostenitori dell’intervento armato veniva dato il centro del palcoscenico per mentire e sviare; le persone contrarie venivano calunniate e censurate… o andavano in onda solo per diventare il bersaglio dei megafoni di destra. Il libro descrive il mio scontro in video con Frank Gaffney, un ex funzionario della Difesa dell’amministrazione Reagan ed inamovibile presenza televisiva, che arrivò su MSNBC per biasimare l’Iraq non solo per l’11 Settembre, ma anche per l’attentato do Oklahoma City. Dico sul serio.

Fornisco i dettagli su come la NBC/MSNBC mise il bavaglio a Donahue e mise fine al suo programma tre settimane prima dell’inizio della guerra in Iraq — e cito documenti interni di NBC ed email rese pubbliche. Un documento esprimeva timore che “Donahue diventasse un punto di riferimento per il movimento antiguerra della sinistra nel momento in cui i nostri concorrenti sventolano la bandiera alla minima occasione”.

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Il testo completo dell’ intervista è qui .

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