
Il grande potere della carta stampata

Giornali: già dentro una “spirale mortale”?

Mentre da Goteborg il presidente della WAN, l’ Associazione mondiale dei giornali, Gavin O’ Reilly, assicura che “il futuro dei giornali è roseo”, dagli Usa si fanno sentire nuovamente delle voci radicalmente pessimistiche.
Fra queste ultime c’ è, in particolare, quella di Paul Gillin – un giornalista che da sempre segue internet e le tecnologie informatiche (fra l’ altro è stato cofondatore di TechTarget e direttore di Computerworld) – che parla addirittura di“spirale di morte”.
La notizia di un calo record (meno 14%) dei giornali Usa nel primo trimestre 2008 – diffusa dalla Newspaper Association of America in un venerdì pomeriggio dopo il Memorial Day, sperando forse, rileva Gillin, che così forse sarebbe passata inosservata – dimostra che la realtà è peggiore di quello che anche
Il futuro dei giornali è roseo, dice il presidente WAN. Ma in Usa ed Europa?

Quotidiani: crescono le vendite globali, + 2,57% nel 2007

Le vendite dei giornali nel mondo sono aumentate del 2,57 per cento nel 2007 e una consistente crescita del numero delle testate gratuite e dei siti online ha allargato la penetrazione dei giornali ovunque. Lo ha annunciato oggi l’ Associazione mondiale dei giornali (World Association of Newspapers, WAN), spiegando che complessivamente le vendite dei quotidiani sono aumentate del 9,39% negli ultimi cinque anni.
I dati sono contenuti nell’ edizione 2008 del World Press Trends, dal titolo “Newspapers Are A Growth Business”, curata da Wan, e sono stati diffusi oggi ai circa
Il 3 maggio all’ insegna della libertà di stampa in Cina

WAN, che ha deciso di dedicare le sue iniziative per il 3 maggio al tema “La sfida Olimpica: libertà di stampa in Cina!", ha reso disponibile dei materiali sul sito http://www.worldpressfreedomday.org . Secondo la Wan, migliaia di giornali nel mondo sono disposti a utilizzarli in occasione della Giornata del 3 maggio.
"Nonostante le promesse di riforma fatte in vista delle Olimpiadi di Pechino, le autorità cinesi non solo non le hanno mantenute, ma hanno intensificato la loro pressione sui giornalisti e tutti coloro che cercano di