
Il web inutile. E’ una porzione in ombra della Rete, un insieme di micrositi di estrema semplicità, usati inizialmente a fini commerciali, ma al centro anche di una sempre maggiore attenzione da parte di artisti digitali, che li utilizzano come spazio di sperimentazione.
Ne parla
Anaïs Mak su
Culture Visuelle in un articolo dal titolo ‘
’Écran et profondeur’’ (‘Schermo e profondità’) analizzando alcuni micrositi di artisti contemporanei.
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