
La cosiddetta “
rivoluzione digitale” sta cambiando il campo giornalistico e conseguentemente costringe a continui processi di riadattamento le organizzazioni redazionali.
Probabilmente si sta andando verso il superamento nel giornalismo del modello organizzativo industriale, caratterizzato - per quanto riguarda
i processi produttivi - da una logica sequenziale: dalla raccolta alla presentazione delle notizie, realizzate da aziende tese a conseguire profitti attraverso un doppio canale di finanziamento - il pubblico e gli utenti pubblicitari; mentre – per quanto concerne i modelli di fruizione – ci troviamo davanti a una progressiva de-ritualizzazione, ben simboleggiata - negli anni passati - dalla mattutina lettura del giornale (
la hegeliana preghiera laica), oppure dalla conviviale visione del Tg a cena; mentre, ormai, tutti siamo raggiunti dappertutto e in ogni momento da informazioni.
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