
Giornalismo dei dati, la storia del 2011 secondo il Guardian

Carta di Firenze, un accordo con gli editori su un tariffario realistico
E' l' ipotesi avanzata da Marco Renzi, professionista disoccupato e collaboratore di Lsdi, in queste riflessioni sulla due giorni fiorentina - Una giusta retribuzione è l' elemento che accomuna tutti i giornalisti esterni alle redazioni e allora un ''listino prezzi'' realistico, un tariffario attendibile redatto dopo capillare consultazione fra Ordine, Sindacato unitario, rappresentanze dei lavoratori esterni e, naturalmente, editori, potrebbe essere una strada concreta per andare avanti
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di Marco Renzi
E venne la Carta di Firenze. Presa di posizione deontologica, solenne, ufficiale, dell' Ordine dei Giornalisti.
A beneficiarne, o a farne le spese, - decidete voi - come al solito, i precari, quei giornalisti non "possessori di contratto" e per questo ampiamente sfruttati ad ogni pie' sospinto da capi, capetti, editori, e ranghi compatti delle scarsamente illuminate truppe delle istituzioni giornalistiche. E' di questo che stiamo parlando o sbaglio? Per caso l' avete letta la Carta di Firenze? Avete forse scorto nel prezioso documento elementi di concretezza per dare una svolta, una volta per tutte, allo sfruttato mondo del cosiddetto lavoro atipico nell'informazione? L'ennesimo documento di indirizzo morale non può fornire