
Avete fatto caso che in questa nostra società sempre più piena zeppa di dati, dove le informazioni ci sommergono letteralmente, dove per riuscire a gestire questa sempre più imponente mole di elementi è divenuto necessario farsi aiutare e supportare direttamente dalle macchine: i fatti non esistono più o quasi e le notizie sono state risucchiate dalla spirale delle
"narrazioni"? Non ha più importanza cosa è successo. Conta solo come viene raccontato e da chi. Quando diciamo - anche qui - che serve ancora e sempre di più
il giornalismo, ci riferiamo in parte anche a questo fenomeno. Una evidenza, che, in questi giorni, con lo scatenarsi di una guerra dietro e dentro
"casa nostra: Europa"; si sta rivelando in modo lampante.
Nella cosiddetta, società dell'informazione, i fatti paiono scomparire via, via, lasciando spazio - uno spazio sempre più grande - alle narrazioni. I racconti, non importa quanto corretti e circostanziati, stanno letteralmente sostituendo gli avvenimenti. Lo dice bene, anzi benissimo, il nostro collega e amico
Nicola Zamperini in uno dei suoi ultimi articoli pubblicato sul suo canale Telegram
"disobbedienze". Il pezzo si intitola:
"Lasciate perdere Instagam, Twitter, Facebook e anche Telegram". In esso, lo