
Il declino della free press: saturazione del mercato e nascita dei monopoli

Free press in calo del 9% in Europa nel 2012

Un altro business model infranto: la free press

di Philip Stone
(Follow the Media, 18 febbraio 2009)
E le nuvole sembrano addensarsi ancor più minacciose sulla free press da quando Schibsted, la vulcanica media company norvegese, a gennaio ha annunciato che la versione spagnola di 20 Minutes versa in cattive acque – con entrate che si sono abbassate del 34% nell’ultimo trimestre rispetto all’anno precedente.
Di fatto, la Spagna, che solo qualche anno fa era il fulgido esempio di come il business model della free press potesse davvero funzionare, ora si è davvero arenata. Metro International, il principale gruppo di free press al mondo, ha chiuso la divisione spagnola che edita Metro edita in sette città della nazione. (Vedi Lsdi, Free press, chiude
Ai gratuiti il 25% del mercato dei quotidiani in Europa
Con un calo del 2% nella diffusione dei quotidiani gratuiti in Europa (fine ottobre 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007), chiusure di giornali free in Svezia, Croazia, Olanda, Danimarca, Finlandia, Repubblica ceca e Islanda, perdita di copie anche dei quotidiani a pagamento e lancio di qualche nuovo gratuito (Romania, Ukraina, Italia, Turkia), la situazione del mercato europeo dei quotidiani è cambiata rispetto all’ anno scorso.
Lo rileva Piet Bakker nell’ ultimo numero della Newsletter di NewspaperInnovation, in cui pubblica anche una interessante tabella (elaborata attraverso il World Press Trends 2007 e i dati più recenti, ottobre 2008) avvertendo che, “poiché la diffusione dei quotidiani a pagamento sta calando nella maggior parte dei mercati, le vere percentuali di mercato dei giornali free sono probabilmente più alte).
Complessivamente comunque lo share dei gratuiti nell’ intera Europa è pari al 25%.
Free press: in Europa per la prima volta calano i lettori

Per la prima volta il numero dei lettori dei quotidiani gratuiti in Europa è in calo. Erano 27.300.000 alla fine del 2007, mentre ora sono scesi a 27.000.000.
Il declino non è significativo, ma – si chiede Katherine Thompson su Editor’s weblog citando Newspaper Innovation - è il segnale di una nuova tendenza?
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