Torniamo a Voi con la seconda parte del nostro personalissimo resoconto per estratti degli Stati generali dell'editoria voluti dal Governo leghista e pentastellato (che solo a parlarne pare di evocare il fantasma del pirata formaggino, ma tant'è); una serie di appuntamenti - scherzi a parte - davvero utili per configurare il presente e l'immediato futuro del comparto dell'informazione in Italia, ma che le vicissitudini politiche recenti, rischiano o forse, hanno già: vanificato. Per non dimenticare, come recita il nostro titolo, di quello che è emerso in questi incontri, abbiamo provato ad estrarre le dichiarazioni, i passaggi salienti degli interventi, le considerazioni più utili - a nostro avviso - per mettere al più presto mano, ad una urgente e non rimandabile riforma dell'intero comparto. Partendo dal nostro ordine professionale, o forse meglio, dalla definizione della professione giornalistica; per poi passare alla intera filiera industriale del mondo dell'informazione. Gli spunti importanti emersi da questi incontri arrivano da tutte le parti. Non sono stati solo gli esperti chiamati, ad aggiungere elementi utili al dibattito, ma come vedrete, tutti o quasi gli intervenuti, hanno inserito spunti e riflessioni davvero importanti per la discussione. Apriamo dunque la