Nonostante l’equivoco assai diffuso (...), nascondere o camuffare la propria identità, o riprendere e registrare di nascosto non sono comportamenti “normali” e pacificamente “leciti” per un giornalista, tantomento da assumere a modello.
Al giornalista non è consentito raccogliere notizie “di nascosto” se non in casi del tutto eccezionali e per un indubbio interesse pubblico di natura superiore.
E’ quanto precisa Saverio Paffumi, consigliere nazionale dell’ Ordine dei giornalisti*, in un commento, pubblicato sul sito di
Nuova Informazione, alla vicenda del trabocchetto telefonico teso al ‘’saggio’’ Valerio Onida (nella foto) da Andro Merkù - attore e giornalista pubblicista e, in questa veste, componente del Consiglio nazionale dell’ Ordine – per la trasmissione
La Zanzara di Radio24.
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