La politica degli anni Duemila è molto diversa, nelle sue forme organizzative e relazionali, rispetto alla politica del passato e ora vive una fase di profonda crisi di cui
la rete sarebbe la causa ma anche la soluzione.
La centralità che possiede oggi la rete sull’organizzazione, la partecipazione, l’informazione e la mobilitazione della società ha costretto i partiti, le tradizionali forme di organizzazione politica, a ripensare alla propria
struttura, funzione e
comunicazione per rispondere alla perdita del tradizionale monopolio della politica istituzionalizzata.
Questa centralità della rete nella politica contemporanea si è manifestata prima e con maggior evidenza negli Stati Uniti, con le
elezioni presidenziali di Barack Obama del 2008 e 2012, per poi diffondersi in tutti i paesi democratici a mediatizzazione avanzata.
Ma quali sono i rischi? Quali sono le conseguenze di questo fenomeno sul dibattito politico, sulla qualità dei contenuti, sulla democrazia e sulla libertà?
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