
La querelle facebook / cambridge analytica indipendentemente da ogni valutazione, interpretazione o spiegazione più o meno scientifica cui è stata sottoposta, ha il pregio assoluto di aver sdoganato un tema presso il grande pubblico. Di che tema si tratti questo è difficile stabilirlo. Illustri esperti hanno parlato di appropriazione indebita di dati, altri hanno posto l'accento sulla sicurezza o meglio sulla mancanza di sicurezza nella gestione dei dati da parte delle compagnie che dei dati - i nostri - sono in qualche modo amministratrici.
Qualcuno - pochi a dire il vero - ha posto l'accento sulla questione culturale. Noi, come sapete, da sempre proviamo a dire proprio questo: se nessuno si preoccupa di mettere in condizione le persone di stare online e di utilizzare gli strumenti digitali in modo consapevole, se i rappresentanti dei Governi autorizzano o invocano a gran voce l'intervento delle stesse OTT affinchè controllino o realizzino sistemi di controllo nella gestione dei dati medesimi; di cosa dovremmo poi lagnarci?
Il tema è indubbiamente centrale e investe tutti noi, non solo un manipolo di esperti, e partendo proprio dalle dinamiche più o meno chiare del rapporto tra un social planetario con