Google, Facebook, Twitter, Amazon, fra gli altri, stanno valutando la possibilità di oscurare i propri siti web per protesta contro il disegno di legge, in discussione al Senato Usa, che prevede misure drastiche, fino alla chiusura dei siti che infrangono le norme sul copyright
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I giganti dell' online - Google, Facebook, Amazon e così via - stanno valutando la possibilità di proclamare un blackout dei loro siti per protestare contro lo
Stop Online Piracy Act (SOPA), il
progetto di legge, in discussione al Senato, sostenuto da Hollywood e dall' industria discografica, che punta a eliminare una volta per tutta la pirateria online. Ma rischia di trasformare in maniera radicale la Rete che conosciamo.
Il
SOPA (HR 3261) permetterebbe al Dipartimento di Giustizia ed ai titolari di copyright di procedere legalmente contro i siti web accusati di diffondere o facilitare le infrazioni del diritto d'autore. A seconda del richiedente, le sanzioni potrebbero includere il divieto ai network pubblicitari o ai siti di gestione dei pagamenti (come, ad esempio,Paypal) d'intrattenere rapporti d'affari con il sito accusato delle infrazioni, il divieto ai motori di ricerca di mantenere attivi link verso il sito