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La nuova Carta di Torino: le buone regole per l’informazione medica

Una nuova Carta di Torino con le buone regole da seguire nel campo dell’informazione medica è stata firmato nella mattina del 5 febbraio dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e dall’Ordine dei Medici di Torino. Creata nel 2001 e aggiornata nel 2008,  dopo la pandemia Covid-19 del 2020 si è avvertita forte la necessità di rivederlo alla luce delle problematicità emerse.

L’obiettivo della Carta di Torino, composta da 11 articoli, è fornire a professioniste e professionisti un punto di riferimento deontologico a cui guardare nella propria attività. Il focus è innanzitutto l’accuratezza terminologica.

Fondamentale è combattere contro l’incomunicabilità che sembra toccare certi temi, affinché chiunque abbia a propria disposizione dati e spiegazioni utili sia alla comprensione generale di ciò che accade in ambito medico, sia al prendere scelte informate nella propria vita quotidiana. La Carta nell’articolo 3 infatti spiega: “in ogni notizia sono fondamentali la valutazione dell’interesse pubblico, il rispetto del diritto di cittadine/i malate/i alla tutela della propria dignità personale, il diritto di cittadine/i ad un’informazione chiara, corretta e completa”.

In un mondo comunicativo ormai dominato dalla cosiddetta “infodemia”, la pandemia delle informazioni, l’aggiornamento della Carta è solo un primo passo verso una comunicazione più accurata della galassia dei temi medici. A tal fine è previsto nell’ultimo articolo la costruzione di “un tavolo di lavoro sempre aperto” tra i due ordini, sia ai fini di eventuali aggiornamenti futuri sia per l’istituzione di strumenti permanenti da utilizzare nelle sfide informative di tutti i giorni.

Carta di Torino 2025, un patto fra medici e giornalisti

Articolo 1
Giornaliste/i e mediche e medici si impegnano a rispettare questa Carta con un patto di mutua lealtà e collaborazione, affinché l’informazione medico-scientifica risponda sempre e comunque ai principi della deontologia, quindi della correttezza, dell’obiettività e del rispetto della privacy delle persone coinvolte.
Articolo 2
Viste le rispettive carte deontologiche, giomaliste/i e mediche/ci si impegnano a fornire un’informazione sanitaria mai arbitraria, discrezionale ed enfatica, ma sempre validata con dati oggettivi e ottenuti da accreditate fonti scientifiche. L’informazione, da parte di mediche/ci come da parte di giomaliste/i, dovrà evitare ogni forma di conflitto di interessi.
Articolo 3
In ogni notizia sono fondamentali la valutazione dell’interesse pubblico, il rispetto del diritto di cittadine/i malate/i alla tutela della propria dignità personale, il diritto di cittadine/i ad un’informazione chiara, corretta e completa.
Articolo 4
La/il giornalista si impegna a usare il massimo rispetto nei confronti di tutti i soggetti di cronaca, con particolare attenzione alle persone fragili e, in casi di indagini o processi, si attiene sempre alla presunzione di non colpevolezza.
Articolo 5
Giornaliste/i e mediche/ci si impegnano a non diffondere notizie e dati idonei a rivelare lo stato di salute, salvo autorizzazione della persona direttamente interessata o di chi ne ha la tutela. In ogni caso, mediche/ci e giornaliste/i rispettano la dignità e il diritto alla riservatezza e al decoro personale di chi è malata/o.
Articolo 6
In relazione alle iniziative medico-sanitarie, volte alla tutela della salute pubblica, giornaliste/i e mediche/ci agiscono in sinergia per promuovere la diffusione di buone pratiche. L’informazione, sia medica sia giornalistica, deve sempre fornire a cittadini/e tutti gli elementi utili a formarsi un’opinione documentata e libera, rispettosa delle scelte personali di ciascun individuo, evitando ogni forma di discriminazione.
Articolo 7
Giornaliste/i e mediche/ci hanno il dovere non soltanto di informare, ma anche di sensibilizzare, le persone sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, impegnandosi a promuovere momenti di formazione-informazione, interni ed esterni alle rispettive categorie.
Articolo 8
Giornaliste/i e mediche/ci si impegnano a ricercare sempre il dialogo tra le due professionalità in modo da favorire un efficace trasferimento delle conoscenze e iniziative rivolte alla cittadinanza, al fine di prevenire tensioni derivanti da informazione scorretta. r
Articolo 9
Giornaliste/i e mediche/ci si impegnano a rispettare le norme deontologiche anche nell’uso delle proprie pagine personali sui social media.
Articolo 10
Giornaliste/i e mediche/ci collaborano .per sviluppare un utilizzo responsabile di AI (Intelligenza Artificiale), LMM (modelli multimodali di grandi dimensioni) e LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni), compatibile con il bene comune, evidenziando imprecisioni, errori e manipolazioni nella comunicazione e nella gestione di tali nuove risorse. L’uso di tali tecnologie dovrà avvenire sempre in modo trasparente e comprensibile per la cittadinanza.
Articolo 11
I due Ordini si impegnano, grazie a un tavolo di lavoro sempre aperto, a proseguire negli aggiornamenti della Carta alla luce di nuove esigenze che, nel frattempo, potranno emergere, a istituire strumenti permanenti di informazione e di giudizio comune e condiviso su argomenti rilevanti per le rispettive categorie.

Il testo è stato redatto dal Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e dal Consiglio dell ’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino sulla base delle rispettive normative in materia (e della carta di Torino del 2001, già aggiornata nel 2008), alla luce di nuove tematiche e anche dei nuovi mezzi di comunicazione che si sono imposti all’attenzione dell ’opinione pubblica.

Torino 5 febbraio 2025

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