Prevedere non significa comprendere
Il nostro Marco Dal Pozzo ci regala una sua nuova riflessione sul concetto di “trasparenza degli algoritmi”. Lo studioso spulciando come al solito dentro alcuni articoli e saggi inerenti al tema recentemente pubblicati, prova ad allargare il contenuto delle elaborazioni di altri esperti, per distillare un suo specifico ragionamento che riporti l’attenzione del lettore sul tema, a suo e nostro avviso, centrale nella cosiddetta: “società degli algoritmi” come noi stessi abbiamo più volte definito il nostro consesso sociale.
E’ ormai noto che il GDPR permette la portabilità dei dati personali. Antonello Soro – riporta Luca De Biase in un recente articolo su Nova 24 – puntualizza che: “Lo scopo della portabilità dei dati è quello di aprire il mercato e mettere in gioco della alternative”. Luigi Zingales, poi – sempre nel pezzo “Il mercato dei dati personali” a firma De Biase – ponendo la questione dell’eventuale necessità di regolare o meno le piattaforme, pensa ad una soluzione per cui l’interoperabilità sia opportunamente incentivata.
La soluzione che De Biase propone nel suo “Crossroads” è quella di Viktor Mayer-Schönberger, autore di “Reinventing Capitalism in the Age of Big Data”: “le imprese devono essere obbligate a condividere una parte dei loro dati con altre imprese che non ne hanno abbastanza per competere: in cambio avranno
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